Palermo 3 marzo 2025 – Fine delle ostilità, raggiunto oggi l’accordo tra la Filcams Cgil Palermo e la Cosmopol Vigilanza srl per l’appalto dei servizi di sicurezza presso l’hub di Amazon di Brancaccio.
Dopo un lungo stato di agitazione, dopo uno sciopero alla vigilia di Natale, dopo le sollecitazioni inviate dalla Filcams ad Amazon, affinché come ente appaltante intervenisse in sostituzione dell’azienda affidataria della commessa per il pagamento delle differenze retributive attese dai lavoratori, l’azienda si è convinta a sedersi al tavolo sindacale per siglare l’intesa.
“Abbiamo sottoscritto l’accordo che prevede il recupero delle differenze retributive pregresse – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il segretario provinciale responsabile del settore vigilanza Manio Mandalari – Non possiamo che esprimere soddisfazione e apprezzare la volontà dell’azienda di aver voluto riconoscere il diritto rivendicato dai lavoratori. Tutto questo è stato essenzialmente possibile grazie alla perseveranza e caparbietà dei lavoratori impiegati sulla commessa che hanno seguito la linea concordata rispetto alle procedure aperte, resistendo con pazienza e arrivando fino in fondo. L‘ennesimo esempio di vertenzialità in cui è proprio il caso di dire che la lotta paga”.
La Filcams aveva chiesto la contabilizzazione delle buste paga dei lavoratori coinvolti, per il recupero delle indennità spettanti, sia per il periodo pregresso, che per il corrente. Tra le inadempienze retributive segnalate, l’irregolare corresponsione della 14esima mensilità, erroneamente assorbita nel superminimo contrattuale, l’indennità più che dimezzata per la funzione di shift leader, la mancata iscrizione e i mancati versamenti al fondo Fasiv, che precludono ai lavoratori l’accesso all’assistenza sanitaria integrativa.
“Pur riservandoci di verificare nel prossimo cedolino paga il buon fine e la corretta contabilizzazione di quanto stabilito – proseguono Aiello e Mandalari – si prende atto della volontà dell’azienda di riconoscere il diritto dei lavoratori al recupero delle somme dovute e al mantenimento, in particolare, delle indennità di mansione spettanti per il futuro. Alla luce degli impegni assunti dall’azienda, e apprezzando la disponibilità dimostrata, prescindendo dal tempo fin qui trascorso, dichiariamo chiusa ogni procedura, con l’auspicio che il rispetto degli accordi raggiunti garantisca finalmente la piena regolarità nelle retribuzioni dei lavoratori coinvolti”.
Dopo un lungo stato di agitazione, dopo uno sciopero alla vigilia di Natale, dopo le sollecitazioni inviate dalla Filcams ad Amazon, affinché come ente appaltante intervenisse in sostituzione dell’azienda affidataria della commessa per il pagamento delle differenze retributive attese dai lavoratori, l’azienda si è convinta a sedersi al tavolo sindacale per siglare l’intesa.
“Abbiamo sottoscritto l’accordo che prevede il recupero delle differenze retributive pregresse – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e il segretario provinciale responsabile del settore vigilanza Manio Mandalari – Non possiamo che esprimere soddisfazione e apprezzare la volontà dell’azienda di aver voluto riconoscere il diritto rivendicato dai lavoratori. Tutto questo è stato essenzialmente possibile grazie alla perseveranza e caparbietà dei lavoratori impiegati sulla commessa che hanno seguito la linea concordata rispetto alle procedure aperte, resistendo con pazienza e arrivando fino in fondo. L‘ennesimo esempio di vertenzialità in cui è proprio il caso di dire che la lotta paga”.
La Filcams aveva chiesto la contabilizzazione delle buste paga dei lavoratori coinvolti, per il recupero delle indennità spettanti, sia per il periodo pregresso, che per il corrente. Tra le inadempienze retributive segnalate, l’irregolare corresponsione della 14esima mensilità, erroneamente assorbita nel superminimo contrattuale, l’indennità più che dimezzata per la funzione di shift leader, la mancata iscrizione e i mancati versamenti al fondo Fasiv, che precludono ai lavoratori l’accesso all’assistenza sanitaria integrativa.
“Pur riservandoci di verificare nel prossimo cedolino paga il buon fine e la corretta contabilizzazione di quanto stabilito – proseguono Aiello e Mandalari – si prende atto della volontà dell’azienda di riconoscere il diritto dei lavoratori al recupero delle somme dovute e al mantenimento, in particolare, delle indennità di mansione spettanti per il futuro. Alla luce degli impegni assunti dall’azienda, e apprezzando la disponibilità dimostrata, prescindendo dal tempo fin qui trascorso, dichiariamo chiusa ogni procedura, con l’auspicio che il rispetto degli accordi raggiunti garantisca finalmente la piena regolarità nelle retribuzioni dei lavoratori coinvolti”.