Palermo 10 gennaio 2023 – Si celebra il 13 e il 14 gennaio al San Paolo Palace il XVII congresso della Cgil Palermo.
Apre i lavori venerdì alle 10,30 la relazione del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. Nel pomeriggio, intorno alle 17, è previsto l’intervento del segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino.
Il 14 alle ore 9 presentazione dell’Osservatorio socio-economico Cgil Palermo, a cura di Angelo Piepoli, Ludovica Ioppolo, Vincenzo Lo Coco, Francesco Piastra. Alle ore 12 le conclusioni di Luigi Giove, segretario nazionale Cgil.
In occasione del congresso, sarà donato ai delegati e alle delegate il Calendario della Memoria e dell’Impegno 2023 realizzato dalla Cgil con il suo dipartimento Memoria e Legalità.
Al XVII congresso si arriva dopo un percorso iniziato il 30 settembre e terminato con l’ultima assemblea del 7 dicembre che ha coinvolto migliaia di lavoratrici e lavoratori nelle 395 assemblee nei luoghi di lavoro e con gli undici congressi delle categorie del sindacato.
L’assemblea congressuale è composta da duecento tra delegati e delegate in rappresentanza di 70 mila iscritti alla Cgil Palermo.
Un anno, quello appena iniziato, segnato ancora dalla preoccupazione per il Covid e dall’altro virus che si aggira per l’Europa: il virus della guerra.
“Come la pandemia ha evidenziato i nostri limiti e la nostra fragilità, così le guerre evidenziano i limiti della ragione umana, quando l’indifferenza prende il posto dell’impegno e della resistenza”, dice il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, che al congresso esprimerà “la solidarietà a tutti i popoli di ogni parte della terra, la cui terra è stata invasa dalla ferocia dell’imperialismo o dalla ferocia dell’oscurantismo religioso e che, lottando, resistono per la propria libertà”.
Il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo passerà in rassegna i problemi principali di Palermo e della sua provincia, tra mancanza di lavoro, poche opportunità, fuga dei giovani, emergenza sciale.
“Abbiamo sulle spalle gli effetti di una specie di ‘guerra dei trent’anni’. Basta guardare i dati dell’ufficio statistico del Comune di Palermo: solo nell’ultimo decennio il nostro capoluogo ha perso quasi 30 mila residenti – dice Ridulfo – Un contesto di povertà diffusa nel quale, paradosso per paradosso, anche lì dove il lavoro c’è, tantissime famiglie palermitane vivono sulla soglia di povertà. Condizione questa diffusa soprattutto per tante famiglie monoreddito o dove le forme di lavoro sono precarie”.
“A tutto ciò va aggiunto – continua il segretario generale Cgil Palermo – che in un anno, da giugno 2021 a giugno 2022, a Palermo i prezzi al consumo sono aumentati del 10 per cento quelli alimentari, del 16 per cento quelli dei trasporti, del 30 per cento quelli di acqua, elettricità e combustibili. I soli beni energetici sono aumentati (rispetto all’anno precedente) del 48 per cento”.
“Questa condizione di emergenza sociale solo in parte, ma per fortuna – spiega Ridulfo – è stata attutita, nella nostra realtà dal reddito di cittadinanza. Nei primi otto mesi del 2022 in provincia di Palermo ci sono state 13 mila richieste in più rispetto all’intero 2021, portando così a oltre 63 mila il numero complessivo dei nuclei familiari percettori del RdC, il cui importo medio è di 660 euro”.
In questa situazione, dice il segretario Cgil Palermo, la lotta e il contrasto alla povertà hanno bisogno di migliorare – non eliminare – gli strumenti già in uso, attraverso politiche attive per il lavoro e politiche di inclusione, formazione e promozione di nuova e buona occupazione.
“Noi chiediamo, soprattutto al Sud, in Sicilia, nella provincia di Palermo nuove politiche industriali e di investimento a cominciare dalla pubblica amministrazione, non solo per risolvere le tante crisi aziendali e le tante vertenze, alcune delle quali durano da anni (dalla Blutec ad Almaviva, dagli Lsu ai Pip, etc….) ma anche per potere sbloccare le risorse e i progetti che servono alla nuova fase della trasformazione ecologica e digitale”.