Palermo 28 febbraio 2025 – “Nonostante la lunga attesa dovuta alle note vicende politiche che hanno rallentato notevolmente la nomina dei componenti del consiglio d’indirizzo della Fondazione Teatro Massimo e, di conseguenza, la riconferma di Marco Betta alla guida della Fondazione, gli esiti delle trattative, relative al ripristino dell’accordo integrativo aziendale, scaduto da undici anni, e per quelle relative alla nuova dotazione organica, scaduta da due, sono stati deludenti”.
Così in una nota congiunta le segreterie territoriali ed aziendali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal, in merito alle trattative aziendali adoperate per il ripristino dell’accordo integrativo aziendale, scaduto da undici anni, e per quelle relative alla nuova dotazione organica, scaduta da due, esattamente come convenuto tra le parti in presenza del sindaco di Palermo e presidente della Fondazione, Roberto Lagalla, lo scorso 12 giugno 2024.
“Per quanto riguarda la questione della dotazione organica – proseguono le sigle sindacali – si subisce, ancora una volta, la volontà del legislatore nel voler restringere il perimetro occupazionale con una serie di paletti che rendono ancor più complessa la macchina delle assunzioni, già messe a dura prova dall’applicazione della legge 81/2019 cd legge Bonisoli, impedendo di fatto l’adeguamento della dotazione organica utile alle necessità produttive della Fondazione”.
Per quanto riguarda il ripristino del contratto integrativo aziendale invece “la Fondazione non avrebbe ancora reperito i fondi necessari per recuperare quanto perduto dalle maestranze con l’accordo integrativo aziendale del 2014 o, quantomeno, per aprire ufficialmente una vera e propria trattativa. In tutto questo – specificano – ad oggi, non sono stati ancora individuati quei profili professionali di spessore artistico e musicale che possano coadiuvare la sovrintendenza utili ad assicurare una programmazione all’altezza del prestigio della Fondazione ed un confronto continuo tanto quanto equidistante con le parti sociali. Le sigle sindacali comunicano che, con il perdurare di queste condizioni, si vedranno costrette ad indire l’assemblea generale dei lavoratori per decidere quali azioni intraprendere per ottenere quanto promesso e dovuto dalla Fondazione”, concludono Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal.