MARIO RIDULFO
Mario Ridulfo, 54 anni, è il segretario generale della Cgil Palermo. Ex segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Mario Ridulfo è diventato segretario generale il 20 novembre 2020, proclamato dall’assemblea generale della Cgil Palermo su designazione di Maurizio Landini. E’ stato riconfermato al XVII Congresso della Cgil Palermo, che si è svolto il 13 e 14 gennaio 2023.
Originario di Corleone, impegnato da giovane nel movimento studentesco e antifascista, segretario provinciale della Sinistra giovanile palermitana, da lavoratore precario della Camera di Commercio, a metà degli anni Novanta è stato tra gli organizzatori del Movimento del lavoro precario della Cgil. In seguito, ha avuto incarichi diversi tra pubblico impiego, sindacato delle costruzione per poi passare nella segreteria della Camera del Lavoro dove, per quattro anni ha seguito le vertenze del settore produttivo. Nel febbraio 2019 è stato eletto alla guida della federazione siciliana dei lavoratori delle costruzioni. Tutelare e proteggere l’occupazione e i redditi: in questa direzione prosegue l’impegno della Cgil Palermo, impegnata in questi mesi in una mobilitazione dentro e fuori i luoghi di lavoro, culminata nella settimana di scioperi e manifestazioni del mese di dicembre.
“Questa mobilitazione – ha detto il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, 53 anni, riconfermato alla guida del sindacato – ripartirà più forte ripartirà perché le risposte che esigiamo non solo tardano ad arrivare, ma quando arrivano sono l’opposto di quanto chiediamo a cominciare dalla giustizia fiscale, con la destrutturazione del principio della progressività delle imposte, fino al diritto del lavoro, con la reintroduzione dei voucher, fino alla mancata riforma delle pensioni, con la beffa di quota 103 e con il taglio di misure previdenziali per il 2023 pari a 380 milioni di
euro”. “Per questo – prosegue il segretario generale – vogliamo programmare e costruire, già subito dopo questa fase congressuale, una stagione di iniziative confederali, a cominciare dalle seguenti questioni: infrastrutture e mobilità; legalità, salute e sicurezza; diritti e cittadinanza; sviluppo economico e terziario”.
L’obiettivo per Palermo, ha spiegato il leader della Cgil palermitana, è “un progetto di rigenerazione urbana, che deve essere coniugato con una nuova missione produttiva, industriale nel senso più ampio e moderno possibile, ambientalmente e socialmente sostenibile, sia per il territorio che per le persone”.
“Welfare territoriale e politiche attive del lavoro sono indispensabili per il rilancio dell’economia locale, così come la collaborazione tra i soggetti pubblici e privati. Ma i soggetti pubblici – ha sottolineato Ridulfo – debbono mantenere un ruolo principale, senza abdicare al privato o al terzo settore, responsabilità proprie. Purtroppo, invece la tendenza in atto è quella della privatizzazione, anche quando le aziende sono a totale partecipazione pubblica, di funzioni e servizi. Per questo ribadiamo qui ed adesso che la Cgil è contraria alla privatizzazione del patrimonio comune e tra questi ci sono le aziende pubbliche e quelle partecipate a cominciare da quelle che hanno ottime performance”.
Per realizzare questi progetti, ha detto Ridulfo, è necessario un protagonismo del sindacato confederale. E serve una Cgil Palermo “sempre più collegata ai fermenti e all’associazionismo democratico, per connettere sempre più i movimenti per i diritti civili col movimento dei lavoratori e dei diritti sociali”.
“Le nuove questioni come quelle climatiche e i cambiamenti digitali mettono al centro il tema della qualità del lavoro, della qualità della rappresentanza, della democrazia fuori e dentro i luoghi di lavoro – ha aggiunto Ridulfo – Siccome è nella contrattazione che si costruisce la rappresentanza sociale, è nella rappresentanza sociale che si può ricostruire una rappresentanza e una cultura del lavoro nella politica, perché noi non siamo indifferenti e rassegnati alla politica della mafia e alla mafia della politica, cioè di quella cattiva politica che ricicla anche indirettamente condannati, corrotti e favoreggiatori”.
DELEGHE SEGRETARIO GENERALE
Politiche Generali e della Legalità
Politiche contrattuali e dell’industria (manifatturiera, delle costruzioni e dell’agricoltura)
Rapporti Istituzionali
Politiche della sicurezza (SILP-SILF)
Consulta Giuridica
Risorse economiche e finanziarie
Informazione e Comunicazione
Rapporti con associazionismo e movimenti;
Legalità – Aziende, beni sequestrati e confiscati – Sistema appalti
Archivio e memoria storica.
• Dipartimento Legalità e Associazionismo
• Dipartimento Archivio e Memoria Storica
• Dipartimento Comunicazione e Social media