Palermo 18 febbraio 2025 – “Sin da quando venne pubblicato il bando come Fp Cgil Palermo evidenziammo questa contraddizione. Se la dirigenza di Rap non si fosse chiusa con l’arroganza e la presunzione che ultimamente la contraddistingue, se avesse reagito alle nostre sollecitazioni non si si sarebbe perso tutto questo tempo, che ha danneggiato non solo i lavoratori rivoltisi al giudice per farsi riconoscere un diritto ma si sarebbero risparmiate risorse preziose per l’azienda che ora, soccombente, si trova a dover risarcire le spese legali. Oltre al fatto che queste pronunce del giudice aprono alla possibilità di altri ulteriori ricorsi”.
Lo dichiara il segretario generale Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso a proposito della graduatoria del concorso per operatore ecologico della Rap, dal quale furono esclusi i candidati che nel curriculum avevano un rapporto a tempo indeterminato presso altri enti o aziende. Adesso bisognerà ricalcolare il punteggio degli esclusi.
Una situazione che la Fp Cgil aveva definito sin da subito “paradossale”. I lavoratori in graduatoria erano infatti in attesa della chiamata della Rap, un’assunzione che non si sapeva esattamente quando sarebbe arrivata. E nel frattempo avevano difficoltà a svolgere un’altra attività lavorativa. “Il bando di concorso, con una clausola molto controversa – aggiunge Gattuso – aveva previsto che non si potesse accettare un lavoro a tempo indeterminato fino al momento dell’assunzione in Rap, perché il requisito di non aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato doveva essere mantenuto per tutto il periodo, dalla presentazione della domanda, nel gennaio 2023, fino al giorno dell’assunzione. Significa che, da vincitori di un concorso, per sbarcare il lunario gli aspiranti operatori ecologici, in attesa dell’assunzione, erano costretti a lavori precari o addirittura a lavorare in nero”.
“Molti vincitori del concorso – prosegue il segretario Fp Cgil Palermo Gattuso – si sono trovati davanti a quest’enigma: avevano contratti a tempo determinato in scadenza, non più rinnovabili, e non potevano optare per un’assunzione che li avrebbe messi in difficoltà con Rap. Chiedemmo sin da subito una risposta immediata. Tanti di questi lavoratori, sostenuti dalla Fp Cgil, si sono rivolti all’avvocato”.
“Queste persone dovranno adesso essere riammesse in graduatoria e assunte. Erano tutti lavoratori e lavoratrici tra i primi cento in graduatoria – contnua Gattuso – Ora si viene a creare una situazione complicata e noi chiediamo chiarimenti a Rap su cosa accadrà, visto che la graduatoria è già in fase di scorrimento per coprire i posti lasciati vuoti dai pensionamenti: un’altra cinquantina di operatori hanno già predisposto i documenti e ancora non sono stati chiamati. Era assolutamente folle chiedere alle persone di non accettare un contratto mentre si aspettavano i tempi di Rap. La graduatoria è uscita a maggio del 2024, ancora è ferma ai primi 106 su 306 idonei: avrebbe significato impedire alle persone di poter lavorare. Una previsione assolutamente illogica”.