Palermo 14 aprile 2022 – Mancanza di medici al Pronto Soccorso: in una nota inviata al direttore generale dell’azienda Villa Sofia – Cervello e all’assessore alla Salute Ruggero Razza, la Fp Cgil Palermo è critica rispetto alla decisione della direzione strategica dell’azienda Ospedali riuniti di disporre la mobilità d’urgenza per i dirigenti medici specialisti in Neurologia per coprire i vuoti d’organico dell’area di emergenza.
La Fp Cgil si chiede inoltre come mai, a fronte della difficoltà di trovare medici specialisti del settore, si scelga di potenziare il Pronto Soccorso con i neurologi anziché richiamare medici ad hoc messi in comando dall’azienda per altre attività.
“La carenza dei medici al Pronto Soccorso si è ormai cronicizzata, non trattandosi di una situazione contingente e imprevedibile. A fronte di ciò – dichiarano il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca e il segretario Fp Cgil Palermo Medici Domenico Mirabile – non si comprende come da dicembre 2020 l’Azienda Villa Sofia- Cervello abbia concesso a un dirigente medico di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, specialista in chirurgia d’urgenza e pronto soccorso, il nulla osta per due anni, per l’assegnazione in posizione di comando presso l’Asp di Palermo”.
Comando che, pur persistendo la carenza di medici, è stato rinnovato con delibera del direttore generale del 15 dicembre scorso, per un altro anno, fino a dicembre 2022, per continuare l’attività. “Attività da ricoprire presso una struttura territoriale dell’Asp Palermo di un comune della Provincia, dove ricopre una importante carica pubblica elettiva – aggiungono Cammuca e Mirabile – Ma non è dato sapere che tipo di attività svolga, considerato che nessun atto è rinvenibile all’albo pretorio dell’Asp”. “All’Assessorato alla Salute – proseguono Cammuca e Mirabile – chiediamo di attivare tutte le verifiche necessarie al fine di accertare la legittimità e la congruità di tali atti e di identificare anche eventuali responsabilità”.
La Fp Cgil entra nel vivo anche di questa situazione dopo aver affrontato, in una nota unitaria con le altre sigle, i problemi connessi alla scelta dell’azienda relativi all’idoneità professionale dei dirigenti medici che verranno assegnati al Pronto Soccorso, paventando “l’esposizione dei pazienti a un elevato rischio clinico”. Nella nota le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda la revoca dell’ordine di servizio, con l’invito di assegnare al Pronto Soccorso esclusivamente medici forniti di specifica competenza professionale. Le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto di accelerare le procedure selettive per il reclutamento di nuovo personale.