Palermo 28 marzo 2025 – Aumenta il numero dei casi denunciati di infortunio e di malattie professionali. Nel report che la direzione Inail ha presentato alle parti sociali si evidenza che a fine 2024 il portafoglio aziende censite è diminuito del 2,09 per cento: si è passati da 49.440 a 48.408 aziende.
Mentre è salito il numero di denunce di infortuni e malattie professionali, che nel 2024 raggiungono quota 6.619 casi in totale, in aumento del 2,07 per cento rispetto ai 6.485 episodi del 2023. Nei primi due mesi del 2025, i casi denunciati sono già 430 in totale.
Sono alcuni dei dati della relazione trimestrale dell’attività delle due sedi di Palermo presentate dal direttore dell’istituto Sergio Prestamburgo al comitato consultivo provinciale Inail. Un report dettagliato, in cui si evince che gli eventi mortali denunciati nel 2024 sono stati tra Palermo e provincia 28, di cui 21 per infortuni sul lavoro e 7 decessi per malattie professionali. Il 2025 nel report si ferma a febbraio, con 1 morto.
“Nel report dell’istituto si segnala un incremento degli infortuni e delle malattie professionali rispetto al 2023 ma anche dei casi mortali. A marzo di quest’anno abbiamo già avuto altri due operai morti. E tra le malattie professionali incide ancora oggi molto l’asbesto – evidenza il presidente del comitato provinciale consultivo dell’Inail Francesco Piastra, segretario d’organizzazione della Cgil Palermo – Gli indennizzi hanno riguardato in particolare 4.758 lavoratori infortunati nell’industria, 125 in agricoltura, 1.298 lavoratori di comuni e amministrazioni pubbliche, 51 lavoratori domestici e anche 8 casalinghe. Un dato che induce a pensare che l’assicurazione contro gli infortuni per le casalinghe non è diffusa, bisognerebbe fare in modo che lo sia, per fare mergere tanti infortuni che rimangono sommersi anche nelle famiglie”.
Il comitato, composto dalle parti sociali, sindacali e datoriali, col suo ruolo di proposta nei confronti dell’Inail, ha avanzato delle precise richieste per analizzare alcuni fenomeni riscontrati.
“Il ripetersi di cadute dall’alto, e il fatto che a infortunarsi sono quasi sempre lavoratori dai 60 anni in su, rappresentano elementi ricorrenti- aggiunge Piastra – Con l’arrivo della primavera, aumenteranno le lavorazioni sui tetti e le riparazioni di grondaie, attività che nelle ditte individuali espongono maggiormente i lavoratori ai rischi di cadute. Su questo, abbiamo richiamato l’attenzione di Inail e Spresal. Come comitato, intendiamo fare un focus su situazioni ormai storicizzate, coinvolgendo le associazioni dei codomini che, spesso, senza sapere di dover rispondere in solido rispetto alle inadempienze, si affidano a ditte non strutturate, che non utilizzano dispositivi di sicurezza adeguati. Intendiamo muoverci con un’opera di sensibilizzazione capillare, coinvolgendo l’Anci e tutti i comuni, a partire da quello di Palermo”.
Il Co.co.pro ha ottenuto l’impegno di Inail e Spresal per una messa a fuoco più puntuale delle dinamiche degli incidenti avvenuti nel 2024. “Ci preoccupa questo andamento di incidenti in piccolissime aziende individuali con dinamiche che si ripetono negli anni, che vorremmo ricostruire – continua il presidente del co.co.pro Inail Francesco Piastra – Abbiamo chiesto di avere più dati per aumentare le attività di prevenzione e per analizzare le modalità degli infortuni. Vogliamo capire quali sono le malattie professionali riscontrate. Inalazione di fibre di amianto? Ci sono alti fenomeni? Su questi punti aspettiamo risposte per esprimere una nostra valutazione”.
Il comitato darà inoltre l’avvio a dei “gruppi di lavoro”. Uno riguarda l’invecchiamento della popolazione lavorativa e l’incidenza degli infortuni, con l’obiettivo di condividere buone pratiche da diffondere al sistema delle imprese, con la valutazione del fattore età e dei giusti accorgimenti da prendere.
“Un altro gruppo – prosegue Piastra – studierà l’organizzazione del lavoro e la valutazione dei rischi correlati alle attività produttive che possono maggiormente incidere sugli infortuni. Per esprimere una proposta che tenga conto della tutela dei lavoratori rispetto a meccanismi produttivi a volte esasperati che possono incidere sugli infortuni. Il terzo gruppo analizzerà la situazione patrimoniale dell’Inail in rapporto alla presenza sul territorio, oggi limitata, con l’obiettivo di una maggiore diffusione, non solo per garantire la prossimità dei servizi ma anche la prevenzione per il mondo delle imprese”.
Per quanto riguarda gli accertamenti ispettivi per inadempienze, nel 2024 è stato accertato un valore di 1 milione 230 mila euro di premi omessi da parte delle aziende, ovvero di contributi previdenziali non pagati.