Palermo 1 aprile 2022 – Picchettini e Spavesana: proseguono le trattative per l’assunzione dei circa 65 lavoratori delle due ex cooperative dell’indotto Fincantieri. A più di un anno dalle vicenda giudiziarie che hanno coinvolto le due coop storiche, il 95 per cento dei lavoratori delle due aziende è stato reinserito al lavoro. Rimangono fuori gli ultimi 7 lavoratori, anche loro da una vita all’interno dello stabilimento. lavoro
“La nostra richiesta in questo lungo anno di incontri e trattative con la Prefettura e la stazione appaltante, Fincantieri, è stata di garantire l’occupazione a tutti – dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – La Isolfin ha acquisito gran parte dei carichi di lavoro, occupando i lavoratori di entrambe le ditte nelle attività di sabbiatura e verniciatura all’interno stabilimento. Un risultato importante, frutto del lavoro fatto dal sindacato assieme alla Prefettura, a Fincantieri e alla partecipazione anche di altre due aziende come Tenosistem e Tecnonaval dell’indotto Fincantieri, che hanno assunto altri operai”.
“Una decina di lavoratori, in possesso dei requisiti, siamo riusciti a farli transitare verso la pensione. Qualcun altro ci andrà tra 12-14 mesi e attualmente è in Naspi. Per concludere l’operazione – proseguono Foti e Ridulfo – mancano all’appello gli ultimi 7 lavoratori storici. Per noi è importante che anche questi ultimi lavoratori, come i loro compagni, siano ricollocati all’interno delle attività produttive di Fincantieri, e che si concluda l’iter, restituendo a tutti la certezza di un futuro. Oggi il Cantiere Navale ha un carico di lavoro importante per i prossimi anni e per questi lavoratori può essere trovata una collocazione nell’indotto di Fincantieri. Come sindacato sollecitiamo le istituzioni e le forze parlamentari a farsi carico dell’apertura di un tavolo per trovare una soluzione rapida e consentire il ritorno al lavoro di queste maestranze all’interno dei processi produttivi e di rilancio dell’attività cantieristica”.