Palermo 28 settembre 2023 – “Sono passati appena 5 giorni dalla nostra manifestazione #bastamortisullavoro allo stadio Barbera. Non sappiamo più come spiegare alle istituzioni che la sicurezza sui luoghi di lavoro è diventata la priorità del Paese. A Patti due giorni fa è morto un operaio edile di 56 anni. Quest’ultima vittima sul lavoro, Filippo Ciancimino, morto questo pomeriggio a Belmonte Mezzagno, durante dei lavori per riparare il solaio di un appartamento, aveva 63 anni. Queste morti continuano a rappresentare uno spaccato evidente di una situazione drammatica rispetto alla quale le nostre denunce, le continue richieste di intervento e di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni, non riescono a ottenere l’effetto di arrestare quella che è una ecatombe sotto gli occhi di tutti”.
A dichiararlo è il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo. Da informazioni giunte dal cantiere, la Fillea Cgil Palermo ha appreso che il lavoratore dal 1° settembre aveva fatto domanda di pensione e probabilmente stava chiedendo l’Ape social, ovvero l’anticipo pensionistico specifico per gli edili. Se questo dovesse trovare conferma, dice il segretario Fillea Ceraulo, “la situazione sarebbe ancora più grave perché l’operaio risultava non in regola e non doveva trovarsi in quel momento lì”. La Fillea Cgil Palermo, come già altre volte in passato, annuncia che si costituirà parte civile al processo,
“Gli operai edili continuano a morire, a cadere dalle impalcature, a precipitare dall’alto, a essere investiti da mezzi. Per riformare l’organizzazione del lavoro, dei processi e delle norme sugli appalti, e per rafforzare i controlli e le sanzioni, sosteniamo il progetto della Fillea Cgil nazionale dell’istituzione della Procura nazionale sulla sicurezza e l’introduzione dell’aggravante di omicidio sul lavoro- aggiunge Piero Ceraulo – Nei cantieri privati, cosa che è stata riscontrata nell’incidente di oggi e in quello di Patti, si continua a registrare una carenza strutturale degli aspetti legati alla sicurezza, l’ennesimo vulnus nel settore che coinvolge imprese poco strutturate che tagliano i costi sulla sicurezza per raggiungere il massimo profitto sul lavori da eseguire”.