Palermo 13 dicembre 2023 – La Fp Cgil Palermo e il gruppo Rsu non firmano il contratto decentrato proposto dall’amministrazione comunale.
“Chi ha firmato questo contratto evidentemente si accontenta delle briciole – dichiarano il coordinatore provinciale Fp Cgil enti locali Saverio Cipriano, il responsabile aziendale Fp Cgil del Comune di Palermo Luigi D’Antona e le Rsu Fp Cgil – Rinuncia a 1 milione 600 mila euro di progetti che andavano prelevati dall’articolo 208 (i proventi delle contravvenzioni previste dal Ccnl enti locali) e a un milione di risorse appostate, che non potranno essere utilizzate. Il contratto, a conti fatti, invece di stanziare quasi 6 milioni di euro per 5 mila lavoratori, ne destina soltanto 2,2 milioni. Col risultato che rispetto ad altri enti locali, al Comune di Palermo ogni dipendente percepirà molto meno, sia in termini di indennità che di performance”.
Un contratto che, evidenzia la Fp Cgil Palermo, continua a proporre progetti pagati dal fondo di tutti i dipendenti, erodendolo, anziché utilizzare fondi del bilancio comunale o altri finanziamenti extra fondo, redendo impossibile finanziare premi di produttività e istituti contrattuali previsti dal Ccnl.
Per quanto riguarda le risorse dell’articolo 208 del codice della strada, gli introiti delle multe dovrebbero essere ripartiti, tramite un regolamento, alla polizia municipale e a tutti gli uffici comunali, per il miglioramento dei servizi. Ma questo, denuncia la Fp Cgil, non avviene.
“I soldi delle multe non sappiamo che fine hanno fatto perché manca un regolamento per la redistribuzione, che non viene approvato apposta – attaccano Cipriano e D’Antona – E i progetti, anziché essere finanziati con questi introiti, restituendo così più risorse al comparto, vengono finanziati sottraendo risorse a danno dei lavoratori”.
Le richieste fatte dalla Fp Cgil Palermo non sono state accolte. “Non si è aumentata l’indennità di servizio esterno per la polizia municipale a 15 euro ma è stata portata a 5 euro, quando in altri enti vicini di casa, con lo stesso sindaco, è a 12 euro – aggiungono Saverio Cipriano e Luigi D’Antona – Non si valorizzano gli istituti contrattuali per tutti i dipendenti ma si preferiscono progetti solo per alcune aree, a nostro avviso in contrarietà al Ccnl enti locali, favorendo pochi dipendenti, a fronte dei quasi 5mila di ruolo. E per via dei mancati proventi del 208, non si può finanziare nemmeno il fondo pensione integrativa Perseo-Sirio della Polizia Municipale, come previsto dal contratto nazionale”.
“Pertanto – aggiunge la Fp Cgil Palermo – crediamo che non si possa firmare positivamente un contratto che favorisce pochi anziché molti. Per questo, la Fp Cgil e il gruppo Rsu hanno detto no al contratto decentrato”.
La Fp Cgil Palermo chiede pertanto che siano restituite al comparto le risorse che potrebbero garantire più soldi a tutti i lavoratori.
“Non condividiamo che il contratto decentrato debba rinnovarsi automaticamente a fine anno per ratificare spese già fatte – continuano Cipriano e D’Antona – Nelle spese appostate ci sono risorse per oltre un milione di euro che non possono essere attribuite perché il contratto è arrivato troppo tardi e andranno a residuo. Tutto questo, in un momento di gravi difficoltà finanziarie per i lavoratori, non è per niente accettabile. Per evitare che nel 2024 accada la stessa cosa, chiediamo che da gennaio riparta la contrattazione e si faccia subito il regolamento per l’articolo 208”.