Palermo 27 novembre 2024 – La Fiom replica a Impregida sul licenziamento di un dipendente, F.G., lavoratore metalmeccanico, avvenuto il 15 novembre scorso, evidenziando che è l’azienda “a fare affermazioni non veritiere”.
“Il licenziamento, infatti – dichiara il segretario generale Fiom Cgil Palermo e Sicilia Francesco Foti – si basa sulla considerazione che il lavoratore, benché collocato in malattia sulla base di regolare certificato medico, fosse in grado di svolgere le sue mansioni, perchè era stato visto compiere attività ritenute incompatibili col suo stato di malattia. Tuttavia, nella circostanza, il lavoratore, negli orari consentiti, si era semplicemente recato a usufruire di trattamenti terapeutici. Del resto, riteniamo che l’azienda non abbia le competenze mediche per stabilire la compatibilità tra una malattia e le attività che essa consente al lavoratore di svolgere”.
“E’ anche da evidenziare il fatto che, prima di collocarsi in malattia, il lavoratore aveva chiesto dei permessi motivati dalla necessità di usufruire della terapia, ma gli sono stati negati dal datore di lavoro – aggiunge Foti – Quanto all’aspetto economico, evidenziamo che durante il periodo di malattia il pagamento delle competenze è avvenuto, mese per mese, solo dopo pressanti solleciti formali della Fiom e talvolta con acconti; che le competenze di ottobre sono state pagate solo oggi; che nulla è stato pagato per il welfare, istituto previsto dal C.C.N.L., titolo del quale il lavoratore è creditore dal 2016. Ciò per ristabilire la realtà dei fatti”.