Palermo 23 aprile 2025 – Accordo raggiunto per il Musarb di Piana degli Albanesi: il museo avrà due stanze dedicate a Portella, che saranno allestite e gestite dall’associazione dei familiari di Portella.
L’intesa è stata raggiunta tra Cgil Palermo, Cgil di Piana, Associazione familiari delle vittime di Portella della Ginestra e amministrazione comunale di Piana degli Albanesi.
“E’ un’intesa con la quale si dà il via – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica e Maria Modica, segretaria della Camera del Lavoro di Piana – a una gestione condivisa del museo “Nicola Barbato”, per dare il necessario rilievo alla strage del primo maggio 1947, indicando con chiarezza il contesto storico-politico in cui si è verificata e le responsabilità di agrari, mafiosi, della politica reazionaria e di pezzi dello Stato dietro una strage che ha colpito il movimento sindacale e contadino in lotta per la riforma agraria e per la conquista dei diritti”.
Nel verbale sottoscritto nei giorni scorsi, viene specificato che l’allestimento dei pannelli e l’esposizione dei documenti che raccontano la strage verranno affidati all’Associazione dei familiari delle vittime e ospitati in modo permanente nelle due stanze al piano terra del Museo. Nelle prossime settimana sarà sottoscritta un’apposita convenzione.
“È importante che siano prevalse le ragioni di una valorizzazione condivisa del racconto della strage di Portella della Ginestra – proseguono Ridulfo, Paternostro e Modica – Una strage che ancora oggi parla all’intero mondo civile, denunciando l’orrore di cui si è macchiata la mafia, capace di uccidere uomini, donne e bambini, che festeggiavano pacificamente il primo maggio. Alla vigilia del 78mo anniversario, oggi è quanto mai importante la memoria della capacità di resistenza del popolo e del movimento sindacale, che continua la lotta per il riscatto del lavoro”.