Palermo 27 luglio 2022 – Si è svolto oggi il sit- in di protesta davanti all’assessorato regionale al Lavoro, organizzato da Cgil Sicilia e Uil Sicilia, per denunciare la lunga escalation di #infortuni e #morti sul lavoro e la mancanza di controlli adeguati e di prevenzione, anche per colpa di una grave carenza negli organici degli ispettori.
La più alta incidenza di infortuni si riscontra nell’edilizia, nel turismo e nei servizi: 11.361 casi contro i 6.320 del 2021. Le città che hanno registrato più denunce sono Palermo (2.319) e Catania ( 2.257).
Al sit-in erano presente la Cgil Palermo e gli edili della Fillea CGIL Palermo, che proprio ieri hanno manifestato accanto ai lavoratori della Toto Costruzioni chiedendo a gran voce “Basta morti sul lavoro” nel cantiere del raddoppio della linea ferroviaria a Cefalù dove ha perso la vita una settima fa l’operaio Antonino Tamburo.
L’ennesimo lutto a Palermo, che ha scosso la categoria degli edili, rilanciando la necessitò di misure immediate. “Denunciamo ritardi enormi sul tema della prevenzione e della repressione delle irregolarità nei luoghi di lavoro che riguardano la sicurezza – è l’allarme che lancia il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra – E’ ora che vengano colmati i ritardi che riguardano anche la carenza di personale. Occorre più attenzione da parte della politica, in questi anni è mancata del tutto su questo argomento. E serve anche in Sicilia la regolamentazione immediata della materia sul coordinamento degli ispettorati. A livello nazionale esiste un coordinamento unificato mentre in Sicilia la normativa ancora non è stata recepita. E manca ancora un coordinamento unico tra Regione, Asp e gli ispettori dell’Inps. Si continua a morire e a tollerare un sistema di sviluppo economico che punta solo a innalzare i profitti a scapito della tutela e della sicurezza dei lavoratori”.