Palermo, 25 novembre 2024 – Escalation di furti di auto nel parcheggio adiacente a Palazzo Gamma, in piazzale Girolamo Li Causi 2, sede che ospita centinaia di lavoratrici e lavoratori dei call center, dal call center di Ita Airways, al network Contact, a Konecta, oltre che alla sede di Wind 3.
A denunciarlo sono il segretario generale della Filt Cgil Palermo, Fabio Lo Monaco, segretario generale della Slc Cgil Palermo Fabio Maggio e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo che chiedono di accendere i riflettori su diversi episodi recenti che hanno generato un clima di forte preoccupazione tra i dipendenti. Il parcheggio interno ha infatti posti limitati e la stragrande deve lasciare l’auto nel piazzale antistante, poco illuminato, e dove spesso si verificano furti d’auto e tentativi di furto alle persone.
“Questi gravi episodi, non solo mettono a rischio la sicurezza personale ma – aggiungono Lo Monaco, Maggio e Ridulfo – compromettono anche il diritto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori di svolgere la propria attività senza dover temere per i propri beni e la propria persona. Sottolineiamo inoltre che l’auto privata, in una città come Palermo, ove i mezzi di trasporto pubblico non brillano per puntualità ed efficienza, resta l’unico mezzo di trasporto utilizzabile per recarsi sul posto di lavoro. E consideriamo che i lavoratori ogni giorno sono tantissimi, suddivisi in vari turni e che gli ultimi finiscono anche alle 21”.
Le segreterie Cgil Palermo, Filt Cgil e Slc Cgil chiedono un intervento immediato e deciso da parte delle istituzioni competenti, affinché venga garantita una maggiore vigilanza e siano messe in campo tutte le misure necessarie per tutelare le lavoratrici e i lavoratori del sito produttivo.
“Non possiamo accettare – concludono i segretari generali Lo Monaco, Maggio e Ridulfo – che episodi come questi si ripetano. È necessario che venga garantita un’efficace sorveglianza dell’area, attraverso il potenziamento dei sistemi di sicurezza, la presenza di telecamere e il frequente passaggio delle forze dell’ordine”.