Palermo 5 gennaio 2024 – “L’allarme tra le lavoratrici e i lavoratori del Policlinico per i ripetuti furti perpetrati al Policlinico, che stanno toccando a giro tutti i reparti, è sempre più forte. Oltre alla solidarietà a tutti i lavoratori dell’azienda universitaria che operano in reparti delicati, e ai pazienti che già soffrono, chiediamo misure immediate per potenziare la vigilanza. E’ inverosimile che chiunque possa entrare senza controllo anche in reparti sensibili e negli spogliatoti privati, che dovrebbero essere interdetti a estranei, e compiere indisturbato atti del genere, compromettendo la sicurezza e la tutela di chi opera nella struttura”.
A dichiararlo sono i segretari generali di Cgil Palermo, Flc Cgil Palermo e Fp Cgil Palermo Mario Ridulfo, Fabio Cirino e Giovanni Cammuca, a proposito dei furti denunciati oggi al Policlinico nei reparti di oncologia e di patologia generale, ladri si sono intrufolati negli spogliatoi portando via bancomat e contanti dagli armadietti e computer.
I segretari di Cgil Palermo, Flc Cgil Palermo e Flc Cgil Palermo chiedono all’azienda, all’Asp, alle forze dell’ordine, alla Prefettura e a tutti gli enti preposti di intervenire per potenziare le misure di sicurezza e tutti i servizi di vigilanza, a partire dai controlli per l’accesso ai locali interni da parte del pubblico.
“Chiediamo un incontro urgente al prefetto per discutere su come affrontare questa gravissima situazione – aggiungono Ridulfo, Cirino e Cammuca – C’è un’emergenza sicurezza ormai nota in tutta l’area del centro storico attorno a stazione, Policlinico e Civico, con una escalation di furti e atti vandalici, che non può essere sottovalutata. La gente è scesa in piazza a protestare chiedendo risposte dalle istituzioni. Siamo certi che, per il Policlinico, l’amministrazione abbia preso delle contromisure, ma non basta. Occorre qualcosa di straordinario. E’ impensabile che in luoghi dedicati alla cura non si possa lavorare in sicurezza. E si debbano verificare atti che mettono a repentaglio anche la vita dei pazienti, come è accaduto per il tentato furto di rame nelle tubazioni, col rischio di interrompere l’ossigeno ai pazienti alimentati con i ventitalori. L’accesso ai locali non può essere così semplice per tutti. Ne va della tutela e della sicurezza del personale che lavora, oltre che dei pazienti che ne hanno diritto a cura e protezione”.