FILLEA: SCIOPERO DI DUE ORE LAVORATORI GALLERIA “LERCARA”, DELLA SICURBAU
Niente stipendi da maggio e irregolarità nel conteggio delle ore di straordinario
FILLEA CGIL PALERMO COMUNICATO STAMPA GALLERIA “LERCARA”: OGGI HANNO SCIOPERATO DEI DIPENDENTI DELLA SICURBAU. DENUNCE DI IRREGOLARITA’ SUL LAVORO E MANCATO PAGAMENTO DEGLI STIPENDI DI MAGGIO Palermo 29 giugno 2015 – Hanno incrociato le braccia oggi per due ore i 70 edili della Sicurbau, azienda capofila che per conto di Italfer conduce i lavori per la realizzazione della galleria “Lercara”, sulla linea ferrata Palermo-Agrigento. I lavoratori hanno protestato contro il mancato pagamento delle spettanze di maggio. “L’azienda ci ha scritto di essere impossibilitata a erogare gli stipendi del mese di maggio. Sospettiamo che questa decisione sia stata presa in seguito all’indizione, una settimana fa, dello stato di agitazione a parte dei lavoratori. Se fosse così, sarebbe una pressione indebita sulla vertenza aperta già da tempo per denunciare una serie di irregolarità – dichiara il segretario della Fillea Cgil di Palermo Francesco Piastra – La risposta al mancato pagamento degli stipendi è stata uno sciopero, riuscito, di due ore. I lavoratori oggi hanno inscenato una manifestazione nella strada di collegamento con la galleria. E anche i camion si sono fermati, provocando il blocco totale dell’attività. Se l’azienda voleva intimidire i dipendenti, non c’è riuscita”. Oggi intanto è arrivata la convocazione all’ufficio provinciale del lavoro con la ditta Sicurbau e con Rfi. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil avevano chiesto un incontro urgente dopo l’assemblea svolta il 19 giugno nel cantiere della galleria “Lercara” per denunciare: il mancato pagamento delle ore di straordinario, la scarsa attenzione da parte dell’impresa alle condizioni di sicurezza, il mancato pagamento delle ore di lavoro svolte nei giorni festivi e la mancata corresponsione dei buoni pasto. I lavoratori una settimana fa avevano evidenziato in assemblea il mancato pagamento delle spettanze di maggio e buste paga “irregolari”, con un conteggio delle ore lavorate non corrispondenti a quelle effettivamente svolte. “Contiamo sul supporto delle istituzioni – aggiunge Piastra – E’ inaudito che in un appalto pubblico vi siano conclamate irregolarità”. Da lunedì scorso i lavoratori hanno deciso di astenersi dal lavoro straordinario e da quello festivo.