Palermo 16 dicembre 2022 –Fabio Cirino è stato riconfermato all’unanimità segretario generale della Flc Cgil Palermo dall’assemblea di categoria di scuola, università e ricerca, a conclusione dei lavori congressuali di oggi all’Addaura Hotel. Hanno partecipato ai lavori il segretario d’organizzazione Cgil Palermo Francesco Piastra, il segretario generale Flc Cgil Sicilia Adriano Rizza e la segretaria d’organizzazione Flc Cgil nazionale Francesca Ruocco.
“L’unità del sistema di istruzione rappresenta il più potente strumento per combattere le disuguaglianze e i divari territoriali oltre che a preservare l’unità del paese – ha detto Cirino, nel ribadire il no della Flc Cgil a qualsiasi ipotesi di regionalizzazione della scuola e dell’istruzione – Siamo nettamente contrari all’idea di autonomia differenziata pensiamo ci siano prerogative di cittadinanza che devono essere garantiti a tutti, a prescindere dalla regione in cui si vive: il diritto alla salute, il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione”.
Il segretario generale Fabio Cirino, nelle sue conclusioni, ha chiarito che la Flc è e sarà contraria a ogni ipotesi di accorpamento o fusione tra istituti di Palermo e provincia: “Più che razionalizzazione delle rete scolastica assistiamo da anni a un dimensionamento, per tagli e accorpamenti, guidato da criteri ragionieristici.
E ha spiegato come il compito principale delle organizzazioni sindacali sia quello di “sviluppare con forza una azione di pressione, di critica, di sfida progettuale nei confronti del sistema politico”. E che è necessario “aprire una nuova stagione democratica che abbia il consenso delle organizzazioni sociali e dei movimenti, dentro cui gli stessi partiti dovranno ridefinire se stessi, quali regolatori e promotori di un nuovo processo democratico allargato”.
L’astensionismo elettorale, con il 40 per cento di elettori, tra cui tantissimi lavoratori, che non si recano alle urne, è la dimostrazione, spiega Cirino, “di una frattura tra mondo del lavoro e vita politica, che sembra insanabile, in quanto il mondo del lavoro non è rappresentato nei luoghi delle decisioni politiche, proprio perché è stata cancellata la centralità e la cultura del lavoro. Oggi il sindacato, più che nel passato – prosegue il segretario Flc Fabio Cirino – ha la responsabilità di tenere aperto il canale di una partecipazione di massa alla vita democratica. Quindi bisogna superare la frattura sociale esistente e ricostruire la rappresentanza e la partecipazione”. Da qui anche l’idea di una piattaforma telematica Laes, lavoro ambiente ed equità sociale, aperta all’attivismo civico “per dare voce a temi, problemi e bisogni dei lavoratori e dei cittadini, e far emergere e le priorità dei cittadini da sottoporre alla classe politica”.