IL 25 presidio Cgil a piazza Massimo, per dire no alla violenza sulle donne
“R-Esistiamo”: la mobilitazione di sabato ore 17 in piazza Verdi delle donne e degli uomini della Cgil Palermo per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Palermo 22 novembre 2023 – “R-Esistiamo”: è la rivendicazione che lancia la Cgil Palermo che con il proprio Coordinamento Donne ha organizzato per sabato 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un presidio a partire dalle ore 17 in piazza Verdi.
Saranno in piazza le donne e gli uomini della Cgil, delle sue categorie e dei servizi, per un’iniziativa di rivendicazione, denuncia, volantinaggio, sensibilizzazione, confronto.
Tutti avranno indosso una maglietta rossa che raffigura una Donna che si aggrappa a un soffione e dai soffioni è circondata. Il soffione, spiega l’autrice Daniela Vancheri, segretaria della Flc Cgil Palermo “è il fiore di una pianta perenne, infestante, dal significato simbolico positivo: rappresenta la forza delle donne, la cultura del dissenso verso l’oppressione femminile, che serpeggia ma non riesce ancora ad essere realmente promossa”.
Durante il pomeriggio sarà distribuito il volantino con la piattaforma rivendicativa promossa dagli uomini e dalle donne della Cgil Palermo. Al microfono interverranno la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino, la responsabile del coordinamento donne Enza Pisa e dirigenti sindacali uomini e donne delle categorie. Tra gli interventi programmati, quelli di Adriana Argento, assistente sociale dell’associazione Millecolori onlus e responsabile del centro antiviolenza “Lia Pipitone”, e di Francesco Seminara, dell’associazione “Noi uomini a Palermo contro la violenza sulle donne”. Prevista anche una testimonianza diretta. Conclude il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo.
Nel corso della manifestazione, si terranno anche due momenti di spettacolo, la performance “Fatte di Carne” di Collettivo Euphoria e l’animazione musicale itinerante dei tamburi della CRIsPeace Tribal band, una band composta da donne.
“L’iniziativa – spiegano la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino e la responsabile del coordinamento donne Enza Pisa – è aperta alla città, a chiunque voglia aderire per creare alleanza, fare rete e sinergia, per ripristinare il senso di solidarietà per affrontare un tema, la violenza sulle donne, che riguarda la società tutta, ogni giorno, nella vita e sul lavoro. R-esistiamo, significa resistere ed esistere. Stare insieme, per fermare questa strage”.
“Uomini e donne – aggiungono Di Martino e Pisa – indosseranno la maglietta rossa per abbracciare la metafora del ‘soffione’ inneggiante al diritto alla vita, insieme per la trasformazione sociale, per quella rivoluzione culturale necessaria per eliminare la cultura del possesso e della sopraffazione. Servono interventi urgenti e concreti per mettere fine ai femminicidi e per contrastare tutte le forme di molestie e violenze di genere”.
Per il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo “bisogna partire dagli uomini, perché sono gli uomini che esercitano violenza sulle donne. Occorre sradicare una cultura maschilista arcaica che non riconosce alle donne stessi diritti e opportunità. Nessuna persona è proprietà privata e la differenza di genere è un valore aggiunto. Serve un salto culturale che parta dall’educazione all’affettività, al rispetto e alle differenze di genere, introducendo il tema della parità, del contrasto alla violenza di genere e all’omotransfobico. Stabilità e qualità del lavoro sono vitali per permettere alle donne di emanciparsi da una relazione violenta ed essere realmente libere”.
Tra i punti della piattaforma che impegna la Cgil c’è la richiesta di potenziare i consultori in città e in provincia senza la presenza di medici obiettori, il sostegno nel percorso di denuncia e nella rete dei servizi attorno al numero 1522, l’apertura h 24 delle case rifugio e dei centri di accoglienza per le emergenze, l’attivazione di sportelli di ascolto in tutte le scuole e le università, una sanità a misura di genere, il sostegno economico verso l’inserimento/reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, certezza della pena e misure restrittive e rieducative che scongiurino recidive. Si chiede con forza la promozione della cultura del consenso, dell’uguaglianza intersezionale, del rispetto, della condivisione nelle famiglie, nelle scuole nei luoghi di lavoro, nella società tutta per dare vita ad un vero cambiamento socio culturale che porti all’eliminazione del patriarcato e della violenza sulle donne e di genere.