Assemblea con Landini dei giovani under 35
Domani il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Palermo per
l’assemblea dei giovani delegati promossa dalla Cgil Sicilia che si
terrà alle 15.30 al teatro Santa Cecilia. In mattinata Landini
parteciperà a due incontri con mondo della scuola e con gli edili
Palermo, 28 nov- “La Sicilia non guarda ai giovani. Il mercato del
lavoro offre poche opportunità, carenti sono le infrastrutturazioni
sociali, in tanti scelgono di andare via. Da ora al 2030 ci saranno
almeno 100 mila persone in meno nell’isola e non solo per effetto della
denatalità, ma anche dell’emigrazione”. Lo sostiene la Cgil Sicilia che
sull’argomento propone un pomeriggio di approfondimento e riflessione
nel corso dell’assemblea regionale delle delegate e dei delegati under
35 che si terrà martedì 29 novembre a Palermo con la partecipazione del
segretario generale nazionale Maurizio Landini. L’appuntamento è alle
15.30 presso il teatro Santa Cecilia. Coordinerà il dibattito il capo
redattore del quotidiano “La Repubblica” Marco Patucchi. Dopo
l’introduzione del segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio
Mannino, Interverranno delegati di vari settori e in conclusione
Landini. Seguirà un concerto di Mario Incudine.
La giornata palermitana di Landini comincerà alle 10.30 con
l’incontro nella nuova sede della Flc Cgil palermo, in via Arimondi 11,
con rsu e delegati a un corspo di formazione sulla rappresentanza sindacale.
Alle 13 Landini sarà all’anello ferroviario di Palermo e infine alle 15.30 al
teatro Santa Cecilia per l’assemblea con i giovani delegati.
“E’ un dato di fatto- dice- Alfio Mannino- che quello siciliano non sia
un mercato del lavoro a misura di giovani. Tra difficoltà a trovare
occupazione, precarietà, bassi salari, diritti negati, i giovani e le
giovani dell’isola spesso sono costretti a guardare altrove per trovare
lavoro o finiscono col rimpinguare le fila dei Neet, di coloro cioè che
né studiano, né lavorano, né seguono percorsi di formazione”.
Le assunzioni di giovani tra i 16 e i 29 anni in Sicilia, secondo i dati
Istat tra il 2021 e il 2022 sono calate di 3.105 unità. Quelle
complessive hanno registrato un + 5.700 assunzioni a tempo indeterminato
ma un – 5.779 dei tempi determinati. “Le nuove assunzioni spiegano alla
Cgil sono in realtà trasformazioni di rapporti di lavoro in un di
mercato del lavoro statico” . Nell’isola complessivamente meno di un
contratto su 7 è a tempo indeterminato. Tra i giovani prevalgono i
contratti precari, a somministrazione, di apprendistato, i tempi
determinati. C’è anche una sacca di lavoro nero e senza diritti. Secondo
i dati Istat relativi al 2021, la disoccupazione giovanile si attesta
in Sicilia al 24%, in pratica. Molti giovani finiscono tra le file dei
Neet che nell’Isola si attestano a quota 40,1% (nel Nord- Est sono il
18%), percentuale che sale al 56% se si guarda alla sola componente
femminile ( studio della Cgil).
“Sono necessari interventi strutturali per lo sviluppo, creando
un’apposita agenzia- dice Alfio Mannino- guardando alle vocazioni
dell’isola e ai percorsi di transizione ecologica. Noi chiediamo anche
un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione che
sconta oggi un vuoto di organico di oltre 40 mila unità. Bisogna
contemporaneamente investire per una istruzione e formazione di
qualità, puntando sui settori innovativi. I primi passi del governo
nazionale – rileva Mannino- mi pare tuttavia che non vadano direzione di
una politica di sviluppo del Mezzogiorno. Al governo regionale tocca
fare la sua parte per quanto di competenza ma anche- conclude-
sviluppare un confronto con Roma che tenga conto delle esigenze della
Sicilia.