Palermo 9 giugno 2023 – Raggiunto un accordo “di tenuta” dei salari, su alcuni aspetti addirittura migliorativo per i lavoratori della vigilanza, che configura un importante precedente.
A esprimere soddisfazione è la Filcams Cgil Palermo, per la conclusione positiva della vertenza del cambio appalto del servizio di portierato al palazzo dirigenziale Enel di Palermo, di via Marchese di Villabianca.
Nel cambio appalto, i 7 lavoratori coinvolti non perderanno reddito, malgrado il transito dal contratto multiservizi a quello con paga oraria più bassa dei servizi fiduciari.
I lavoratori dell’appalto circa un anno e mezzo fa erano transitati, con l’attivazione del servizio sperimentale di “conciergerie” voluto da Enel, da un’azienda di vigilanza, Sicuritalia, con il contratto dei servizi fiduciari, a un’azienda global dei servizi, Ediltecnica.
Erano stati assunti con il contratto multiservizi, migliorativo sia per la sfera reddituale, che per la parte normativa, rispetto al contratto vigilanza privata e servizi fiduciari.
Un passaggio, quello di allora, fortemente auspicato dalla Filcams Cgil Palermo, unico sindacato che ha rappresentato le maestranze nella trattativa. I lavoratori avevano così potuto guadagnare pezzi di retribuzione, la paga oraria era passata a 7.50 euro, con maggiorazioni di notturno, straordinario e domenicale. Persino la malattia aveva un trattamento normativo differente. Tutti elementi non previsti nell’altro contratto.
Quasi a fine maggio, l’Enel decide di cessare il servizio, richiamando l’azienda aggiudicataria dell’appalto, Sicuritalia.
“Li è scattato l’allarme – raccontano Giuseppe Aiello, segretario generale Filcams Cgil Palermo e il segretario provinciale Manlio Mandalari, responsabile del settore – C’era il concreto rischio che si creassero condizioni che avrebbero potuto portare ad un dumping contrattuale fortemente peggiorative. Transitando dal contratto multiservizi a quello fiduciario, i lavoratori rischiavano la perdita reddituale di quanto avevano guadagnato in un anno e mezzo in termini contrattuali. Oltre alla sfera retributiva, c’è stata anche la minaccia del ritocco del monte orario dell’appalto e quindi anche del numero dei lavoratori impiegati”.
Mandalari e Aiello hanno così richiesto la convocazione urgente all’Ufficio del lavoro, a ridosso della data di subentro dell’azienda.
“L’Enel, anch’essa convocata unitamente alle aziende coinvolte, all’incontro in sede istituzionale avrebbe dovuto eventualmente spiegare e assumersi la responsabilità di questo peggioramento contrattuale, innescato dallo stesso ente – sottolineano Aiello e Mandalari – Il 7 giugno, dopo il pressing della Filcams su Sicuritalia e le note inviate a Enel per il richiamo alla responsabilità solidale, e dopo una lunga ed estenuante trattativa durata dieci giorni, si è trovato finalmente un accordo di armonizzazione che trova soddisfatto anche il colosso dell’energia”.
Mantenuti quindi livelli di reddito contrattuale. “Per i lavoratori è stata prevista un’indennità, che abbiamo definito di armonizzazione – spiegano Aiello e Mandalari – che colma le differenze retributive rispetto al contratto multiservizi applicato dall’azienda uscente, con una specifica che la rende a tutti gli effetti elemento fisso della retribuzione, accompagnando così i lavoratori fino alla fine dell’appalto”.
“Esprimiamo forte soddisfazione, perché sono stati riparametrati i livelli di inquadramento e abbiamo raggiunto un risultato per nulla scontato – commentano Aiello e Mandalari – Abbiamo ottenuto questo risultato con un lavoro di concertazione e contrattazione. Oltre all’indennità, sono state garantite anche altre specifiche contrattuali come l’anzianità di servizio, i livelli contrattualmente spettanti, le indennità per i servizi accessori che saranno garantiti ed ovviamente la continuità lavorativa”.
Oggi, a conclusione della vertenza, l’Ufficio provinciale del Lavoro ha espresso apprezzamento per il risultato raggiunto dalla Filcams Cgil Palermo, ratificando in sede istituzionale l’accordo di armonizzazione sottoscritto, “che rappresenta, senza dubbio – concludono Aiello e Mandalari – un importante precedente sul territorio”.