Palermo 18 dicembre 2024 – Domani manifestazione regionale dei lavoratori di Almaviva delle sedi di Palermo e Catania. Alle 9.30 si terrà un concentramento a Piazza Marina. Il corteo di protesta raggiungerà piazza Indipendenza, sede della presidenza della Regione. Le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl chiederanno al presidente Renato Schifani di essere ricevuti per un incontro, più volte sollecitato negli ultimi mesi.
Una vertenza che si avvia inesorabilmente all’epilogo del licenziamento dei 400 lavoratori, attualmente in cassa integrazione, che scatterà il 31 dicembre.
I sindacati prendono atto che dopo un anno di confronti istituzionali non esiste nessuna soluzione concreta in grado di salvaguardare il futuro di 400 famiglie siciliane.
“Questa manifestazione è l’ultimo colpo di reni dei lavoratori di Almaviva, prossimi al licenziamento, per cercare di sensibilizzare le istituzioni siciliane e nazionali, affinché arrivi una soluzione occupazionale concreta – afferma il segretario generale Slc Cgil Palermo Fabio Maggio – Il sindacato in questi due anni ha fatto diverse proposte, che sono state valutate dai vari assessorati, alcune positivamente, come il SovraCup della Regione, che alla fine inspiegabilmente si è arenato. L’unica speranza è che il governo nazionale faccia qualcosa. C’è stata poca lungimiranza da parte delle nostre istituzioni. Ci saremo aspettati una soluzione come quella trovata dalla regione Calabria per i mille lavoratori del call center di Abramo, tutelati sui servizi digitalizzazione per la pubblica amministrazione”.
“Chiediamo alle istituzioni nazionali e regionali – scrivono le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl – di farsi carico congiuntamente di tutte le iniziative utili a scongiurare una ricaduta sociale così grave per il nostro territorio. Chiediamo a tutti gli operatori dell’informazione di dare la giusta visibilità alla vertenza a fronte dell’assordante silenzio in cui si sta consumando questa drammatica vicenda, che ha visto i lavoratori di Almaviva dare il proprio contributo durante la pandemia, per poi essere abbandonati al proprio destino”.
Una vertenza che si avvia inesorabilmente all’epilogo del licenziamento dei 400 lavoratori, attualmente in cassa integrazione, che scatterà il 31 dicembre.
I sindacati prendono atto che dopo un anno di confronti istituzionali non esiste nessuna soluzione concreta in grado di salvaguardare il futuro di 400 famiglie siciliane.
“Questa manifestazione è l’ultimo colpo di reni dei lavoratori di Almaviva, prossimi al licenziamento, per cercare di sensibilizzare le istituzioni siciliane e nazionali, affinché arrivi una soluzione occupazionale concreta – afferma il segretario generale Slc Cgil Palermo Fabio Maggio – Il sindacato in questi due anni ha fatto diverse proposte, che sono state valutate dai vari assessorati, alcune positivamente, come il SovraCup della Regione, che alla fine inspiegabilmente si è arenato. L’unica speranza è che il governo nazionale faccia qualcosa. C’è stata poca lungimiranza da parte delle nostre istituzioni. Ci saremo aspettati una soluzione come quella trovata dalla regione Calabria per i mille lavoratori del call center di Abramo, tutelati sui servizi digitalizzazione per la pubblica amministrazione”.
“Chiediamo alle istituzioni nazionali e regionali – scrivono le segreterie regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl – di farsi carico congiuntamente di tutte le iniziative utili a scongiurare una ricaduta sociale così grave per il nostro territorio. Chiediamo a tutti gli operatori dell’informazione di dare la giusta visibilità alla vertenza a fronte dell’assordante silenzio in cui si sta consumando questa drammatica vicenda, che ha visto i lavoratori di Almaviva dare il proprio contributo durante la pandemia, per poi essere abbandonati al proprio destino”.