Palermo 16 maggio2024 – Le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Fials hanno appreso che oggi due componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, dei quattro ancora in carica, hanno rimesso il loro mandato.
“Ciò comporta la decadenza del cda in quanto, essendo sprovvisto da tempo di un presidente, l’organo amministrativo per statuto perde la propria operatività – dichiarano i segretari Fabio Maggio, Slc Cgil Palermo, Francesco Assisi, Fistel Cisl, Giuseppe Tumminia, Uilcom Uil e Antonio Barbagallo Fials Cisal – Infatti, si ricorda che, dopo le dimissioni di Gaetano Cuccio, rassegnate alcuni mesi fa, non è stato nominato un nuovo presidente. Tutto ciò rappresenta un fatto ancor più grave delle recenti dimissioni di Andrea Peria in qualità di sovrintendente, lasciando la Foss acefala e senza un organo che possa gestire anche solo l’ordinaria amministrazione”.
In tutto questo, non è stata presentata ancora la stagione estiva 2024 né è stata approvata una dotazione organica utile all’espletamento delle procedure concorsuali per stabilizzare i professori d’orchestra ai quali, invece, si presenta un futuro incerto già a partire dal mese prossimo.
“Stigmatizziamo fermamente la scelta irresponsabile da parte di quei componenti che con le loro dimissioni condannano la Foss a un periodo di ingovernabilità, dimostrando nessuna attenzione e sensibilità nei confronti della Fondazione, dei suoi dipendenti e della cittadinanza – aggiungono Maggio, Assisi, Tumminia e Barbagallo – Torniamo a sollecitare un confronto con le istituzioni e gli organi vigilanti affinché
con grande senso di responsabilità si ritorni a quella normalità sacrificata sull’altare del partitismo estremo”.
I sindacati dello spettacolo di Cgil, Cisl, Uil e Fials informano, infine, che in occasione dei concerti diretti da Donato Renzetti il 17 e il 18 prossimi, i lavoratori effettueranno un sit-in prima dello spettacolo, seguiti da 15 minuti di sciopero per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo, riservandosi di “inasprire la lotta qualora non dovessero arrivare risposte positive e tempestive”.