Palermo 4 febbraio 2025 – “Vogliamo denunciare che è terribile quanto sta accadendo in Congo e chiediamo che la situazione venga presa sul serio. Dai report dell’Onu, apprendiamo che almeno 700 persone sono state uccisa da domenica 25 gennaio a oggi negli intensi combattimenti a Goma, la città più grande della Repubblica democratica del Congo, e che ci sono stati 2.800 feriti quando il gruppo armato M23, gli ausiliari del Ruanda, ha preso il controllo della capitale della provincia del Nord Kivu. Chiediamo alle istituzioni una presa di responsabilità”. A denunciare il dramma che sta vivendo il Congo è la segretaria Cgil Palermo Bijou Nzirirane, che parla anche a nome della comunità studentesca del Congo presente a Palermo, che frequenta l’Ateneo palermitano.
“La popolazione non può morire per questa causa. Le forze armate del Ruanda – aggiunge Bijou Nzirirane – hanno invaso la Repubblica democratica del Congo per estrarre ed esportare i minerali di cui il paese è ricco, come il Coltan, e altre materie prime che servono per l’industria dei telefonini e dei computer e per l’utilizzo nelle tecnologie della transizione verde e digitale ma anche in settori strategici come la difesa e aerospaziale. Il silenzio dell’Occidente è complice. Il Ruanda, che oggi attacca con la milizia M23 composta da 4 mila soldati, per sfruttare le materie prima del Congo, è diventato il primo grande esportatore al mondo. La nostra integrità viene intaccata con la complicità di tutti e l’Occidente non dice nulla”.
“Pensiamo di organizzare una manifestazione a fine febbraio e chiameremo tutta la comunità congolese presente sul territorio per sensibilizzare su quanto sta vivendo la popolazione in Congo – continua la segretaria Cgil Palermo – La comunità di Palermo ci stia a accanto per fare capire cosa sta succedendo. Adesso si stanno dirigendo verso Bukavu, capoluogo del Sud Kivu. Siamo preoccupati per le nostre famiglie, per le donne, che rischiano di essere violentate, e per i bambini”.