Sciopero dei lavoratori della Bolognetta-Lercara, senza stipendio da due mesi. I sindacati proclamano lo stato di agitazione. Venerdì sit-in in prefettura
Palermo 10 marzo 2021 – Si sono fermati stamattina i lavoratori di due aziende affidatarie, la Palermo Agrigento e Ingecos, impegnate nei lavori del tratto stradale Bolognetta-Lercara. Al momento sono una cinquantina i lavoratori che hanno incrociato le braccia ma da qui a domani potrebbe fermarsi la totalità dei lavoratori impegnati con le sette società affidatarie. Il motivo della protesta è la mancata corresponsione di due mensilità di stipendio e i mancati accantonamenti presso la Cassa edile.
“Una situazione inaccettabile, per la quale occorre un intervento immediato, per un’opera così importante – dichiarano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e Salvatore Puleo della Feneal Uil Tirrenica Messina Palermo – Siamo sempre fermi al punto di partenza, una ripresa parziale, a singhiozzo, con soggetti affidatari non capaci di sostenere il peso economico di un appalto di questa natura. Ad oggi Anas ha ottemperato al pagamento degli stati di avanzamento lavori relativi a novembre e dicembre. Ma ci muoviamo di nuovo in ritardo perché dal punto di vista contrattuale Anas ha 45 giorni di tempo per maturare i nuovi Sal. Il problema è che tra i tempi standard di Anas e la capacità di sostenere il cantiere e di pagare le retribuzioni si crea una situazione di disallineamento che penalizza sempre i lavoratori”.Una storia infinita, quella del cantiere sulla Palermo Agrigento. “Prima il cantiere si è fermato – elencano i sindacati degli edili – quando la Bolognetta ha avuto problemi di natura societaria legati a Cmc. Con l’intervento del vice ministro Cancellieri e di Anas si è convenuto di spacchettare l’appalto e sostenere le aziende del territorio. Cosa per la quale le organizzazioni sindacali hanno manifestato forti dubbi, non per il coinvolgimento delle imprese locali ma per la particolarità dell’opera, per la quale servono aziende con competenze, professionalità e anche con capacità economiche. E i problemi si sono ripresentati a distanza di neanche un anno, tempo trascorso da quando sono stati consegnati i lavori. Da cinque mesi a questa parte ormai si va avanti con i ritardi nei pagamenti. Le inefficienze ricadono come sempre sulle spalle dei lavoratori”.
Fillea, Filca e Feneal hanno pertanto proclamato lo stato di agitazione di tutte le maestranze è venerdì si terrà un sit-in alle 9.30 alla prefettura di Palermo. “Chiederemo di essere incontrati dal prefetto, già la richiesta formale l’abbiamo inviata giorni fa. Noi non siamo sostenitori di una rescissione dell’appalto, ipotesi ventilata qualche giorno fa alla Regione, perché allungherebbe in maniera devastante i tempi di realizzazione di quest’opera. A questo punto, rilanciamo con la richiesta di rientro nell’appalto della Bolognetta scpa che oggi continua a svolgere il ruolo di contraente generale ma con i lavoratori in cassa integrazione”.