Palermo 26 maggio 2022 – Lanciato questo pomeriggio al presidio per la pace alla Statua della Libertà l’appello promosso dalla Cgil e condiviso dalle associazioni della rete “Fuori la guerra dalla storia” a sostegno delle lavoratrici di Almaviva Covisian.
Il 70 per cento del gruppo dei 543 lavoratori che rischia di perdere il posto di lavoro è rappresentato da donne, in una città dove sono il 29, 2 per cento le donne occupate e il tasso di ianattività femminile raggiunge il 65 per cento.
“Il lavoro femminile è un miracolo piuttosto che una condizione frequente – dichiara Enza Pisa, responsabile del coordinamento donne Cgil Palermo – Questa città e queste famiglie non possono perdere un lavoro che ha dato sostentamento a centinaia di famiglie per oltre 20 anni. Queste donne, di altissima professionalità, sono state per 20 anni la voce di Alitalia e adesso vengono snobbate, abbandonate da uno Stato che non riesce a trovare strategie per trovare accordi con una azienda che è al cento per cento a partecipazione statale”.
A partecipare all’evento alla Statua della Libertà anche alcune lavoratrici del call center, impegnate con gli altri lavoratori di Almaviva Covisian nel presidio permanente di piazza Politeama. Alla presentazione dell’appello, assieme a Enza Pisa, ha preso parte Nadia Cortigiani, una delegata della Slc Cgil Palermo Almaviva Covisian.
Le lavoratrici hanno ricevuto la solidarietà di tutte delle donne attiviste di Palermo che hanno condiviso l’appello. Tra le prime firmatarie l’assessora Giovanna Marano, l’Udi, Le Onde. “L’appello sarà diffuso in città – aggiunge Enza Pisa – E da qui parte il nostro richiamo alle istituzioni, alle ministre, alle deputate e a tutte le donne che coprono ruoli importanti perché portino avanti un’azione utile a far fare passi in avanti alla vertenza con la convocazione del tavolo al ministero del Lavoro”.