Palermo 12 aprile 2025 – Una piazza piena di colori, musica e bandiere, a partire da quella per la Pace, per lanciare la campagna referendaria sui cinque referendum su Lavoro e Cittadinanza per i quali si voterà l’8 e il 9 giugno. In centinaia hanno risposto all’appello alla giornata di mobilitazione, all’insegna della partecipazione e dell’impegno civile.
Da piazza Bausch, l’agorà dei Cantieri culturali alla Zisa, il comitato referendario di Palermo per i cinque sì, composto da decine di associazioni e movimenti, ha dato il via alla campagna che da adesso ufficialmente prende il via e che sarà portata avanti quartiere per quartiere, paese per paese, città per città, attraverso la costituzione di comitati in ogni posto di lavoro, iniziative di piazza, assemblee, volantinaggio nei mercatini, porta a porta nei quartieri.
Un lavoro già avviato in queste settimane dalla Cgil e dalle sue categorie e dalle sigle impegnate nel comitato referendario. Oggi il lancio con un’iniziativa che ha visto la partecipazione di diversi gruppi musicali e artisti che hanno voluto dare il loro contributo a sostegno dei referendum. Tra gli artisti che hanno aderito all’evento: Martina Cirri, Kartoona, Sulis Quartet, Elena Pistillo e Francesca Martino, PalermoCoroPop, CRIsPEACE, Liborio Martorana e altri.
Interventi ed endorsement dal palco si sono così alternati a performance e intermezzi musicali. “L’invito è di partecipare attivamente alla campagna referendaria. Il referendum si vince se si raggiunge il quorum, abbiamo bisogno del contributo di tutti – sprona dal palco allestito in piazza Bausch il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Ci restano meno di 60 giorni, in cui bisogna parlare con tutti, soprattutto con chi non va più a votare. Rivolgiamo il nostro appello a tutte e tutti, in maniera trasversale alle sensibilità politiche di ognuno, perché il referendum riguarda i diritti delle persone, di tutte le persone. Il voto permette a ciascun cittadino di poter decidere, non è un voto politico che delega qualcun altro a rappresentarci. Chiediamo di votare cinque sì, per cambiare in meglio le condizioni di lavoro e di vita delle persone”.
Il comitato referendario ha lanciato un appello al voto “Noi Partecipiamo!”, al quale hanno già aderito un centinaio di esponenti del mondo culturale, universitario, dell’associazionismo, del giornalismo, della politica, molti dei quali presenti all’iniziativa di lancio della campagna. E’ possibile inviare l’adesione a questo link: https://forms.gle/Tkr7671UspajTkw18
Tra le prime 100 firme dell’appello: Luca Casarini di Mediterranea, i parlamentari europei Giuseppe Antoci e Leoluca Orlando, i giornalisti Attilio Bolzoni, Salvatore Cusimano e Karim El Sadi, gli attori Salvo Piparo e Sergio Vespertino, la scrittrice Beatrice Monroy, Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia regionale, gli avvocati Alessandro Bellavista e Fabio Lanfranca, il parlamentare nazionale Davide Aiello, i parlamentari regionali Valentina Chinnici e Adriano Varrica, i consiglieri comunali Mariangela Di Gangi, Franco Miceli, Fabio Giambrone e Alberto Mangano, il segretario regionale Assostampa Giuseppe Rizzuto, il presidente dell’Istituto Gramsci Salvatore Nicosia, il presidente del centro studi Pio la Torre Emilio Miceli, Luisa Impastato, di Casa Memoria, Umberto Santino, presidente del centro studi Impastato, Jamil El Sadi, Our Voice, Adham Darawsha, ex assessore alla Cultura, le docenti universitarie Alessandra Sciurba e Manoela Patti, e numerosi sindaci.
Ad aprire gli interventi è stato questo pomeriggio Fausto Melluso, presidente Arci Palermo. “I referendum sono un’occasione straordinaria per affrontare la fase di crisi della democrazia che stiamo attraversando –ha detto Melluso – L’alleanza fra mondo del lavoro e comunità di origini straniere, che reclamano una legge umana sulla cittadinanza, è un incontro felicissimo per costruire un racconto finalmente diverso e migliore del nostro Paese, per dare speranza e magari portare all’impegno politico i tanti che oggi sono impauriti o sfiduciati. Milioni di persone hanno firmato e oggi si mobilitano, questa è già una vittoria”.
A intervenire, tra gli altri, anche Francesco Todaro, Acli Palermo, Armando Sorrentino, Anpi Palermo, Mario Azzolini, giornalista, Claudio Riolo, Rete per la Costituzione.
Tra gli interventi quello della segretaria Cgil Sicilia Gabriella Messina. “Sostenere, partecipare e votare il referendum significa esercitare il più straordinario strumento di democrazia che ci offre la nostra Costituzione, per tutte e per tutti – ha detto Gabriella Messina – Significa poter finalmente cambiare e migliorare la condizione del lavoro povero frammentato e precario della Sicilia. Vuol dire espandere quello spazio che viene sempre più ridotto per i giovani e le donne, e far diventare certezza per tutti e tutte lavorare in sicurezza. Votando 5 Si determiniamo il cambiamento perché il lavoro torni ad essere tutelato, stabile, sicuro e dignitoso e perché tanti italiani siano cittadini veramente e nei diritti. E’ un cambiamento per la libertà e per il futuro della Sicilia”.
“Mancano meno di due mesi al voto e abbiamo bisogno che passi un messaggio: con il voto al referendum sei tu a decidere – è l’appello che ha lanciato Susy Esposito, segretaria generale Fisac Cgil, intervenuta oggi dalla piazza di Palermo – Lo strumento referendario permette a ogni cittadino di essere parlamentare, di determinare un cambiamento concreto e immediato sulla vita di milioni e milioni di persone. Per questo vogliamo invitare tutte e tutti a votare l’8 e il 9 giugno e di votare cinque Sì. Rimettiamo il lavoro al centro, rafforziamo la democrazia, garantiamo diritti, tutele e sicurezza a tante e tanti che ne sono esclusi”.
Così Palermo si prepara a sostenere i cinque referendum su lavoro e cittadinanza per i quali siamo chiamati a votare l’8 e il 9 giugno: stop ai licenziamenti illegittimi, più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese, l’obbligo del ricorso a causali per ridurre il lavoro precario, più sicurezza sul lavoro, riduzione da 10 a 5 anni per la cittadinanza italiana.