Palermo 28 marzo 2025 – Il Sunia Palermo chiede al Comune un intervento per la corretta applicazione della normativa nazionale in materia di agevolazioni Imu e la modifica del regolamento comunale.
”E’ giunta notizia dell’arrivo della risposta del ministero al quesito sull’Imu – scrive il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish in una nota inviata all’area Entrate del Comune – È preoccupante che il testo del quesito inviato al ministero non sia stato reso pubblico, o quanto meno condiviso con i soggetti preposti. Questo impedisce un controllo approfondito e impedisce ai cittadini e agli operatori di valutare se la risposta ministeriale sia effettivamente in linea con le problematiche sollevate”.
Nei mesi scorsi, il Sunia aveva denunciato che uffici comunali continuano a rigettare le istanze per i contratti di locazione a canone concordato. Le sedi dei sindacati degli inquilini sono state prese d’assedio da iscritti e associati che, pur avendo ricevuto tutta l’assistenza possibile nella redazione e stipula dei contratti di locazione, si sono visti respinte le pratiche al Comune, finalizzate all’ottenimento delle agevolazioni fiscali, come la riduzione dell’imposta Imu.
“In pratica viene richiesto di produrre ulteriori attestazioni e asseverazioni sui contratti di locazione già assistiti quando per questo tipo di contratti non occorre alcuna integrazione”, avevano denunciato in una lettera unitaria rivolta al sindaco Roberto Lagalla e all’assessora ai Tributi Brigida Alaimo, i sindacati degli inquilini Sunia, Uniat, Unione inquilini e le associazioni della proprietà Ape Confedilizia, Asppi, Federcasa, Confappi, Unioncasa e Uppi.
“L’atteggiamento del governo della città è carente rispetto a diritti dei cittadini – aggiunge Darwish nella lettera rivolta – Alle volte abbiamo l’impressione che non si abbia il coraggio delle scelte e delle posizioni assunte. Riteniamo servano risposte chiare. Se il ministero non ha trattato il merito della questione, si rischia di creare confusione e di lasciare irrisolte problematiche concrete, alimentando dubbi sulla correttezza e sull’efficacia della comunicazione istituzionale. Quest’atteggiamento non favorisce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Una gestione più trasparente e partecipativa è fondamentale per rafforzare il rapporto tra amministrazione e cittadini, specialmente in contesti dove storicamente si è registrata una scarsa fiducia”.
Il Sunia ritiene necessario anche un dibattito pubblico. “Per superare tali dinamiche – osserva Zaher Darwish – è importante che vi sia un confronto aperto e trasparente sulle modalità di comunicazione e gestione dei quesiti amministrativi. Solo così si può favorire una cultura della responsabilità e della chiarezza, elementi indispensabili per un’amministrazione democratica ed efficiente. Una risposta che affronti in maniera chiara il merito dei quesiti non è solo una legittima aspettativa dei cittadini, ma anche un passo fondamentale verso il miglioramento della governance pubblica”.
”E’ giunta notizia dell’arrivo della risposta del ministero al quesito sull’Imu – scrive il segretario del Sunia Palermo Zaher Darwish in una nota inviata all’area Entrate del Comune – È preoccupante che il testo del quesito inviato al ministero non sia stato reso pubblico, o quanto meno condiviso con i soggetti preposti. Questo impedisce un controllo approfondito e impedisce ai cittadini e agli operatori di valutare se la risposta ministeriale sia effettivamente in linea con le problematiche sollevate”.
Nei mesi scorsi, il Sunia aveva denunciato che uffici comunali continuano a rigettare le istanze per i contratti di locazione a canone concordato. Le sedi dei sindacati degli inquilini sono state prese d’assedio da iscritti e associati che, pur avendo ricevuto tutta l’assistenza possibile nella redazione e stipula dei contratti di locazione, si sono visti respinte le pratiche al Comune, finalizzate all’ottenimento delle agevolazioni fiscali, come la riduzione dell’imposta Imu.
“In pratica viene richiesto di produrre ulteriori attestazioni e asseverazioni sui contratti di locazione già assistiti quando per questo tipo di contratti non occorre alcuna integrazione”, avevano denunciato in una lettera unitaria rivolta al sindaco Roberto Lagalla e all’assessora ai Tributi Brigida Alaimo, i sindacati degli inquilini Sunia, Uniat, Unione inquilini e le associazioni della proprietà Ape Confedilizia, Asppi, Federcasa, Confappi, Unioncasa e Uppi.
“L’atteggiamento del governo della città è carente rispetto a diritti dei cittadini – aggiunge Darwish nella lettera rivolta – Alle volte abbiamo l’impressione che non si abbia il coraggio delle scelte e delle posizioni assunte. Riteniamo servano risposte chiare. Se il ministero non ha trattato il merito della questione, si rischia di creare confusione e di lasciare irrisolte problematiche concrete, alimentando dubbi sulla correttezza e sull’efficacia della comunicazione istituzionale. Quest’atteggiamento non favorisce la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Una gestione più trasparente e partecipativa è fondamentale per rafforzare il rapporto tra amministrazione e cittadini, specialmente in contesti dove storicamente si è registrata una scarsa fiducia”.
Il Sunia ritiene necessario anche un dibattito pubblico. “Per superare tali dinamiche – osserva Zaher Darwish – è importante che vi sia un confronto aperto e trasparente sulle modalità di comunicazione e gestione dei quesiti amministrativi. Solo così si può favorire una cultura della responsabilità e della chiarezza, elementi indispensabili per un’amministrazione democratica ed efficiente. Una risposta che affronti in maniera chiara il merito dei quesiti non è solo una legittima aspettativa dei cittadini, ma anche un passo fondamentale verso il miglioramento della governance pubblica”.