Beni confiscati, lettera al prefetto con le proposte dei sindacati Cgil Cisl Uil e delle associazioni antimafia
Le associazioni storiche antimafia e i sindacati, in uno spirito di cooperazione tra società civile, organizzazioni sindacali e professionali e istituzioni, in una fase particolarmente drammatica che potrebbe offrire occasioni di infiltrazione delle mafie, propongono le seguenti azioni, non esaustive, nelle quali coinvolgere tutte le associazioni territoriali e
di categorie interessate:
– realizzazione di un’anagrafe delle aziende confiscate attive e dei lavoratori coinvolti, dei beni immobili confiscati trasferiti ai comuni, di quelli non ancora
assegnati, rendendo pubblici i codici identificativi, la consistenza, la destinazione, l’uso effettivo, il soggetto destinatario, la professionalità, gli obiettivi produttivi, occupazionali e sociali, i risultati raggiunti per la loro continuità produttiva;
– mappatura dei Protocolli di Legalità, per promuovere azioni sinergiche di verifica della loro attuazione e la costituzione nei comuni sprovvisti;
– mappatura dei Consorzi di Legalità esistenti, per stimolarne il supporto, tramite la partecipazione sociale e la cittadinanza attiva;
– confronto periodico con le istituzioni bancarie, con la collaborazione di esperti, al fine di superare le criticità nel rapporto tra settore bancario e aziende sequestrate e confiscate;
– confronto permanente con gli Enti locali preposti ai rapporti con le aziende sequestrati e confiscate, le Camere di Commercio, l’Agenzia delle Entrate, le istituzioni del territorio, lo Sportello Unico delle Attività Produttive.
Firmano la nota le seguenti sigle:
Acli Palermo
Addio Pizzo
Arci
Centro Impastato
Centro Studi Paolo e Rita Borsellino
Centro Studi Pio La Torre
Fondazione Chinnici
Fondazione Costa
Fondazione Falcone
Libera Palermo
Sindacati Confederali Palermo: CGIL- CISL-UIL