FILLEA: UN CRONO PROGRAMMA PER LE OPERE PUBBLICHE
Incontro con i funzionari dell’assessorato
FILLEA CGIL SIT-IN EDILIZIA DI FILLEA FILCA FENEAL. “TEMPI CERTI PER I LAVORI SUL VIADOTTO HIMERA E PER LA BRETELLA DI COLLEGAMENTO. E LO SBLOCCO DI OPERE FERME A PALERMO PER 124 MILIONI”. Palermo 12 giugno 2015 – Manifestazione degli edili di Fillea Filca e Feneal, davanti all’assessorato alle Infrastrutture di via Leonardo Da Vinci, 161. Gli operai hanno installato le bandiere sulla ringhiera del tram e hanno protestato per chiedere il lavoro nei cantieri, il finanziamento degli ammortizzatori sociali per gli edili senza lavoro, l’avviamento e il completamento di tutte le infrastrutture per la viabilità lasciate a metà, con un crono programma preciso da rendere noto ai sindacati. Una delegazione sindacale è stata ricevuta in assessorato: dopo l’iniziativa di Polizzi Generosa, anche con questa manifestazione Fillea, Filca e Feneal hanno voluto rimarcare la profonda crisi del comparto delle costruzioni in Sicilia e chiesto di accendere i riflettori sul disastroso stato delle infrastrutture in Sicilia. Al centro dell’attenzione la città di Palermo col suo lungo elenco di opere incomplete. “A Palermo ci sono opere cantierabili per 124 milioni ferme. Alcune sono incagliate nei fallimenti, altre potrebbero ripartire subito. Per sbloccarle, ed è questa la nostra richiesta a Comune e Regione, basterebbero opportune manovre correttive e finanziarie, tra cui il ricalcolo dei costi della manodopera, dei materiali e degli oneri aggiuntivi intercorsi da quando i lavori sono stati bloccati”, ha dichiara il segretario della Fillea Cgil di Palermo Francesco Piastra. Tra le opere già finanziate, ma da tempo in fase di stallo, che la Fillea preme per portare avanti ci sono: il raddoppio del ponte Corleone (21 milioni già stanziati), la manutenzione del ponte Oreto (3,8 milioni di fondi Fas), il collettore sud orientale di piazza Indipendenza (28 milioni), il sottopasso di via Perpignano (30, 830 milioni), le nuove fognature di via Messina Marine (14,475 milioni), la manutenzione del ponte Corleone (20 milioni), il canale di Boccadifalco (3,740 milioni) e la pulizia dei canali di gronda della città (2 milioni). All’assessore Giovanni Pizzo, il segretario della Fillea Cgil di Palermo Francesco Piastra e il segretario della Fillea Cgil Sicilia Franco Tarantino, durante l’incontro con i funzionari dell’assessorato, hanno chiesto di dare certezze sui tempi di realizzazione delle infrastrutture necessarie per la Sicilia. “Chiediamo un crono programma delle opere pubbliche che si devono realizzare, a partire dai lavori sul ponte Himera e dalla bretella di collegamento sulla A 19 per superare il momento di emergenza. E chiederemo un tavolo congiunto Regione-Provincia per affrontare anche la condizione di grave criticità di tantissime strade secondarie del territorio palermitano”. I sindacati hanno annunciato una terza manifestazione da tenersi nelle prossime settimane davanti all’assessorato regionale al Lavoro. “Il governo – dicono Piastra e Tarantino – deve investire sull’edilizia e aiutare concretamente le migliaia di disoccupati del settore che non hanno più alcuna fonte di reddito. E’ doveroso che siano finanziati gli ammortizzatori sociali, con la cassa integrazione in deroga per gli edili senza lavoro”. I sindacati degli edili intendono avviare una vertenza con il governo regionale per rendere utilizzabili subito i quasi 4 miliardi già disponibili e destinati al settore delle costruzioni per opere fondamentali per i siciliani. Somme che sono finalizzate alla viabilità, ai depuratori, alla sicurezza e alla costruzione di nuovi edifici scolastici, al completamento di opere incompiute, ai porti e alla messa in sicurezza del territorio. “Risorse – dice la Fillea – immediatamente spendibili, a fronte di 6 miliardi complessivi già programmati”. Al sit-in hanno partecipato anche i disoccupati edili del comitato della Fillea Cgil, che reclameranno a gran voce l’apertura dei cantieri e un posto di lavoro.