SLC: ALMAVIVA STATO DI AGITAZIONE
Il 17 incontro con azienda e amministrazione comunale
Le Segreterie Provinciali e le RSU SLC CGIL, UILCOM UIL, UGLTELECOM Dopo ripetuti incontri alla ricerca di soluzioni alle azioni unilaterali intraprese dall’azienda, e nonostante il giorno 08 aprile le OO.SS. SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL abbiano sottoscritto un accordo che prevede il ricorso ad un ulteriore anno di Contratti di Solidarietà, l’azienda ha comunque deciso di continuare nelle proprie determinazioni. A tale proposito evidenziamo che: – il sito operativo di Roma apriva lo stato di agitazione dichiarando lo sciopero il giorno 26 maggio c.a.; – in data 1 giugno il sito di Milano indiceva lo sciopero dei lavoratori; – in data 8 giugno il sito di Catania apriva lo stato di agitazione. Le motivazioni che hanno portato i territori di cui sopra hanno tutte, infatti, come comune denominatore la distorta gestione del citato accordo sindacale, nonché le azioni unilaterali intraprese dall’azienda e il conseguente deterioramento delle relazioni industriali, motivazioni queste, che hanno portato anche il sito di Palermo, ultimo in ordine di tempo, a proclamare lo stato di agitazione. Siamo fermamente convinti che il lavoro e l’importanza del settore dei call center in Italia siano in continua evoluzione. Crediamo che questo comparto dei servizi sia in piena crescita, al netto dell’attuale crisi, così come dimostrato nel resto del mondo dalla crescita costante di fatturato, ed è proprio questo elemento che rende necessaria una discussione seria con le Istituzioni per metter in campo una politica industriale, fino ad oggi inesistente. Siamo altresì convinti che sia questo il vero tema per lo sviluppo occupazionale di questo settore, tanto che abbiamo cercato incessantemente di costruire un tavolo che faccia scaturire una discussione seria su una politica industriale capace di creare le adeguate possibilità per le aziende che veramente vogliano investire e creare occupazione e radicamento sul territorio. L’appuntamento del 17 giugno con il Sindaco e l’Assessora, su cui tutti abbiamo lavorato, serve per capire quale futuro può avere Almaviva nella città. Troppe volte, in passato, si sono verificate incomprensioni su temi di fondamentale importanza, come ad esempio la sede di Almaviva o un progetto che metta al centro il territorio. Il sindacato ha ben chiare le problematiche strutturali poste dall’azienda e ha già dato disponibilità ad aprire un confronto sulla produttività e la qualità del sito ma non è sostenibile un livello di ricadute applicative così marcate frutto di esclusive scelte unilaterali che stanno implodendo su tutto il Territorio Nazionale. Ci sembra del tutto evidente che tutto ciò non debba avvenire nello spregio delle norme, degli accordi e del CCNL. Siamo assolutamente convinti dell’accordo siglato con l’azienda e lo difendiamo. Ma difendere gli accordi vuol dire anche mantenere quegli affidamenti scaturiti, vuol dire non confondere i piani di politica generale e di sviluppo con la quotidianità di problemi, ingigantiti con atti di palese intolleranza, messi in atto dall’azienda e sopratutto non si può confondere un piano di “discussione istituzionale” con le ricadute applicative della CDS legittimamente sollevate dalle RSU. Crediamo che il percorso che ci prefissiamo di affrontare con le istituzioni politiche sia faticoso e complesso. Richiamiamo tutti ad una grande responsabilità che ci permetta di realizzare uno sviluppo industriale che crei occupazione e futuro. Ci rammarichiamo per il disorientamento di Almaviva, ma mai come in questo momento di crisi ma di importante possibilità di sviluppo, c’è la necessità di una bussola che indichi con chiarezza la strada. Pertanto, esortiamo l’azienda a ritrovare l’equilibrio smarrito e a non mancare all’appuntamento. Diversamente prenderemo atto della mancata volontà aziendale di radicarsi realmente sul territorio perdendo l’opportunità di rilanciare il più grande sito Almaviva Contact in Italia.