SLC: ATTESA PER APPUNTAMENTO DEL 17 CON ALMAVIVA
“L’azienda si presenti all’incontro”
SLC CGIL PALERMO COMUNICATO STAMPA ALMAVIVA, ATTESA PER INCONTRO DI DOMANI. SLC: “L’AZIENDA SI PRESENTI ALL’APPUNTAMENTO” Palermo 16 giugno 2015 – Domani alle 16 a Villa Niscemi appuntamento tra Almaviva, amministrazione comunale e sindacati per delineare gli scenari futuri del call-center a Palermo. “Riteniamo importante che l’azienda si presenti. I temi da trattare sono fondamentali per lo sviluppo di Almaviva a Palermo e per l’occupazione in generale – dichiara il segretario Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso – Crediamo che questo comparto dei servizi sia in piena crescita ed è per questo che ravvisiamo la necessità di un serio ragionamento con le istituzioni per metter in campo una politica industriale, fino a oggi inesistente. Domani saremo all’appuntamento con la volontà di costruire un rapporto simbiotico tra sindacato, azienda e istituzioni politiche, che produca occupazione sul territorio”. L’8 aprile scorso, quando è stato firmato l’accordo di solidarietà per un altro anno, per tutti i siti nazionali, che scongiurava il rischio del licenziamento anche per i 1.500 dipendenti della sede palermitana, per Palermo c’era l’impegno di Almaviva a cercare assieme alle istituzioni locali una nuova sede per garantite la piena produttività al sito. Ma poi l’azienda ha deciso di proseguire in modo unilaterale. E tutti i siti – anche le sedi di Palermo e Catania di Almaviva, rispettivamente il 12 giugno e l’8 giugno – hanno proclamato lo stato di agitazione. Da qui la presa di posizione delle segreterie provinciali e delle Rsu di Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl telecomunicazioni dei giorni scorsi, che in una nota la settimana scorsa hanno posto “la necessità di una bussola che indichi con chiarezza la strada. Pertanto, esortiamo l’azienda a ritrovare l’equilibrio smarrito e a non mancare all’appuntamento del 17”. “Il sindacato – scrivono nella nota Slc Cgil, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni – ha ben chiare le problematiche strutturali poste dall’azienda e ha già dato disponibilità ad aprire un confronto sulla produttività e la qualità del sito ma non è sostenibile un livello di ricadute applicative così marcate frutto di esclusive scelte unilaterali che stanno implodendo su tutto il territorio nazionale. Ci sembra del tutto evidente che tutto ciò non debba avvenire nello spregio delle norme, degli accordi e del ccnl”.