FIOM: FINCANTIERI, LA REGIONE NON HA MANTENUTO GLI IMPEGNI
“Finiti i carichi di lavoro” La denuncia della Fiom al coordinamento Fincantieri a Roma
FIOM CGIL PALERMO COMUNICATO STAMPA CANTIERI NAVALI, INCONTRO A ROMA DEL COORDINAMENTO FIOM FINCANTIERI. “STABILIMENTO DI PALERMO SENZA CARICHI DI LAVORO. LA REGIONE INTERVENGA: NON HA MANTENUTO GLI IMPEGNI”. Palermo 16 giugno 2015 – “A Palermo siamo in balìa di una politica assente e di un’azienda che ha garantito fino al 2020/2015 tutti i siti italiani, escludendo dalla ripartizione dei carichi di lavoro solo il Cantiere Navale della nostra città. La prima officina da ieri è chiusa e l’officina navale ha ancora solo un mese di attività”, dichiara il rappresentante Rsu della Fiom di Fincantieri Palermo Francesco Foti. E’ questa la denuncia fatta questo pomeriggio alla riunione del coordinamento Fiom Fincantieri che si è svolta a Roma. “Noi non accetteremo più ammortizzatori sociali e ridimensionamenti. Chiediamo carichi di lavoro per il Cantiere Navale di Palermo e che le istituzioni si muovano. Il 13 maggio la Commissione Attività produttive dell’Ars presieduta da Bruno Marziano, alla presenza anche di Antonello Cracolici e dell’assessore Linda Vancheri, oltre che degli esponenti dell’opposizione, aveva promesso che entro la prima settima di giugno avrebbero provveduto con un decreto legge ad hoc a stornare i 15 milioni necessari per la progettazione del bacino da 80 mila tonnellate, per riparare all’errore dello stop dato dalla Finanziaria. Oggi è il 16 giugno e non abbiamo avuto risposte, né dall’assessore, né dalla commissione”. Un quadro a tinte fosche, quello dipinto dal rappresentante della Fiom di Palermo all’incontro romano, che rigetta il Cantiere di Palermo indietro agli anni bui del 2012. “L’8 e il 9 e giugno, alle segreterie nazionali di Fiom, Fim e Uilm e le segreterie territoriali di tutti gli stabilimenti, Fincantieri ha dichiarato che, in assenza di una risposta concreta da parte della Regione per il bacino da 80 mila tonnellate, non può garantire per Palermo nuovi carichi di lavoro né tantomeno livelli occupazionali – aggiunge Foti – Contestiamo questa presa di posizione: è inammissibile che un’ azienda a partecipazione pubblica decida di garantire tutti i siti tranne che quello di Palermo. E nello stesso tempo, contestiamo l’assenza di scelte di politica industriale da parte del governo regionale. Il governo Crocetta non sta mantenendo gli impegni né sul bacino per l’offshore da 80 mila tonnellate, per il quale non è stato ancora siglato l’accordo quadro col Mise, né sull’altro bacino da 150 mila tonnellate, per il quale sono in corso lavori di bonifica e si è in attesa di un incontro con il ministero delle Infrastrutture”.