AGOSTINO AIELLO, LA SUA FIGURA DI SINDACALISTA E UOMO POLITICO AL CENTRO DI UN DIBATTITO. IL 24 INIZIATIVA ORE 16,30 A PALAZZO CUTO’
Palermo 22 febbraio 2017 – Agostino Aiello per 18 anni è stato il segretario della Camera del Lavoro di Bagheria, e per tre volte consigliere comunale del Pci nonché dirigente della Lega delle cooperative. Fu ucciso la sera di Natale del 1976 mentre rientrava a casa. La Cgil, dopo averne ricordato la figura il 24 dicembre scorso, ha deciso di organizzare assieme al Comune di Bagheria per il 24 febbraio, alle ore 16,30, a palazzo Cutò, a Bagheria, un pomeriggio di riflessione attorno alla sua figura. Ci sarà anche una mostra fotografica e sarà proiettato un video.
Interverranno all’iniziativa, dal titolo “Agostino Aiello, dirigente Cgil e del movimento democratico e popolare di Bagheria, costruttore di sviluppo nella legalità” Orazio Amenta, segretario del Pd di Bagheria, Adele Cinà, segretario della Cgil Bagheria, il sindaco Patrizio Cinque, il professore Maurizio Padovano, Pietro Pagano, della cooperativa La Sicilia, Peppino Saitta, ex presidente della cooperativa la Sicilia. Conclude l’iniziativa il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo.
“Agostino Aiello – dichiara il segretario Cgil Enzo Campo – era molto amato e stimato dalla gente. Seppe costruire un movimento sindacale democratico molto forte: le lotte da lui guidate riuscirono nell’intento di migliorare il tenore di vita dei lavoratori. Abbiamo ricordato per la prima volta Agostino Aiello il 24 dicembre scorso, chiedendo scusa per questo ritardo e prendendo l’impegno a organizzare un’iniziativa pubblica per analizzare in maniera compiuta la sua figura di dirigente sindacale, all’interno del percorso che la Cgil Palermo sta facendo di recupero della memoria di tutti suoi dirigenti sindacali”.
“A Bagheria, negli anni in cui è stato protagonista, Agostino Aiello ha segnato la storia – aggiunge Dino Paternostro, responsabile del dipartimento Legalità della Cgil Palermo – Una storia che vogliamo riportare per intero alla luce, chiedendoci in che modo è attuale e come può essere utile per il nostro impegno di sindacalisti. Il rigore morale di Agostino Aiello è un esempio di cui andare fieri e a cui ispirarsi. Vogliamo riscoprire la sua figura partendo dai temi del lavoro e dello sviluppo, di grande interesse per una città come Bagheria in cui sprechi, ruberie, malapolitica, mafia si sono intrecciati negli anni delle truffe alla Comunità europea in un coacervo indistinguibile”. E Adele Cinà, segretario Cgil Bagheria: “Ricordiamo Agostino Aiello come dirigente della Camera del lavoro, dirigente politico, fondatore di una cooperativa edile e una di consumo. L’impegno che abbiamo preso a 40 anni dalla sua morte è di raccontarlo a più voci. Un racconto corale che faranno quelli che lo hanno conosciuto, quelli che hanno lavorato con lui ma anche amici e compagni e studiosi che sono rimasti colpiti da questa figura. Per riportare alla luce il periodo storico di cui è stato protagonista, un momento importante per il territorio e la comunità di Bagheria, nel passaggio da un economia legata all’agricoltura e alla coltivazione degli agrumi a un’economia legata allo sviluppo dell’edilizia”.
Scheda. Agostino Aiello nel 1943 fu tra i fondatori della sezione del Partito comunista di Bagheria, una delle prime nate in Sicilia dopo la guerra. Trasferì poi il suo impegno nell’organizzazione sindacale. Per oltre vent’anni è stato alla testa dei braccianti e dei lavoratori di Bagheria. Per le sue qualità fu chiamato a dirigere, dopo l’assassinio di Rizzotto, la Camera del Lavoro di Corleone. Si deve a lui la costruzione della sede della Camera del Lavoro di Bagheria, la seconda nella nostra provincia dopo quella costruita da Bernardino Verro a Corleone. Fu realizzata con una sottoscrizione popolare iniziata nel 1958 e costruita nel 1964, con manodopera di volontariato cui parteciparono operai edili (carpentieri, ferraioli, muratori ecc.) e molti braccianti Per tre volte fu eletto in consiglio comunale nel Partito comunista italiano. Rinunciò alla carica quando la Cgil deliberò l’incompatibilità delle cariche sindacali con quelle elettive. Continuò il suo grande impegno nel rafforzamento dell’organizzazione sindacale. Dopo l’esperienza sindacale lui che era già amministratore della cooperativa di operai edili “La Sicilia”, tra le pochissime aziende della zona a rispettare i contratti di lavoro, nel 1974 fu eletto presidente della cooperativa di consumo “La Popolare”. Tra i risultati importanti, che furono frutto dell’impegno sindacale di Agostino Aiello: la costruzione delle case popolari per i braccianti agricoli nel “Rione Coglitore” e la costituzione della Cooperativa Edile La Sicilia nel 1960, per dare un futuro migliore ai lavoratori edili.