Palermo 17 aprile 2025 – Riconsegnate all’associazione delle vittime di Portella della Ginestra le copie degli atti del processo di Viterbo sulla strage del 1 maggio 1947.
I faldoni erano custoditi nella sede della Cgil Palermo, in via Meli, 5. Adesso queste carte saranno consultabili in un nuovo centro di documentazione di Piana, che sarà inaugurato dopo il 1° maggio. L’operazione rientra negli obiettivi di recupero della memoria che vedrà all’interno del museo Musarb di Piana degli Albanesi, dedicato a Nicolò Barbato, una sezione interamente dedicata alla strage di Portella, con materiali e testimonianze di quella che fu la prima strage di Stato in Sicilia nel secondo dopoguerra.
“Ringraziamo la Camera del Lavoro di Palermo per averci consegnato la copia degli atti del processo di Viterbo che erano stati concessi dal presidente della Corte di Assise di Roma ai familiari delle vittime aderenti alla nostra associazione – dichiara Antonino Di Lorenzo, familiare di Giorgio Cusenza, assassinato dalla banda di Salvatore Giuliano il 1 maggio 1947 a Portella della Ginestra – Questa preziosa documentazione, indispensabile per ricostruire la vicenda giudiziaria della strage di Portella della Ginestra, e altre rilevanti carte sull’eccidio del 1947 che abbiamo reperito negli archivi della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell’Interno, dell’Arma dei carabinieri, della Prefettura e della Questura di Palermo, sarà messa a disposizione degli studiosi nel centro di documentazione che sarà inaugurato a Piana dopo le celebrazioni del Primo Maggio”.
“Continua l’impegno della Camera del lavoro di Palermo per favorire la ricostruzione degli archivi del movimento dei lavoratori, sostenendo con convinzione l’associazione dei familiari delle vittime della strage di Portella della Ginestra, che opera in questa direzione, e che ha l’obiettivo di perseguire verità e giustizia sulla terribile strage del primo maggio 1947 – dichiarano Dino Paternostro, responsabile dipartimento Archivio e memoria storica della Cgil Palermo e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Gli atti del processo di Viterbo sono un tassello fondamentale in questa direzione. E nei prossimi mesi, insieme alla Biblioteca regionale, all’Università di Palermo, alla Fondazione Di Vittorio, all’Istituto Gramsci e all’associazione dei familiari, organizzeremo un convegno di approfondimento, partendo dalle carte su Portella donate alla biblioteca dallo storico Francesco Renda”. Alla consegna era presenta anche Francesco Petrotta, autore di numerosi saggi storici su Portella e il movimento contadino di Piana.