Palermo 4 febbraio 2025 – Si è svolta oggi nei locali del mattatoio comunale un’assemblea convocata da Fillea, Filca e Feneal con i lavoratori del Coime per esaminare gli sviluppi dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha riconosciuto i riallineamenti contributivi agli operai.
Erano presenti non solo i lavoratori attivi ma anche una folta rappresentanza di lavoratori in pensione. In tutto circa 400 tra dipendenti ed ex dipendenti del
All’ordine del giorno: la costituzione di messa in mora nei confronti del Comune da parte di tutti i lavoratori per interrompere i termini di prescrizione e consentire il riallineamento delle buste paga a far data dal 1° agosto 2015. In rispetto della sentenza della Corte di Cassazione.
“Il silenzio assordante di questi giorni da parte dell’amministrazione ci lascia basiti e increduli e la dice lunga su una questione che da troppo tempo aveva la necessità di essere definita e chiusa – dichiarano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese il segretario Feneal Uil Tirrenica Salvatore Puleo – Alla luce della sentenza, non capiamo come mai il Comune non si sia ancora espresso a tal proposito. Forse perché è realmente in difficoltà o forse perchè nessuno degli uffici vuole prendersi la responsabilità rispetto a quanto perpetrato in questi anni?”.
“Dall’assemblea emerge con forza e chiarezza – proseguono Ceraulo, Danese e Puleo – che se entro una settimana a partire da adesso, dal Comune non dovessero arrivare risposte, e non dovesse arrivare la chiesta di incontro con le organizzazioni sindacali, saremo pronti ad autoconvocarci al fine di chiudere definitivamente questa controversia”.