Palermo 16 gennaio 2025 – “Il passaggio a 36 ore di tutto il personale in part-time del Comune di Palermo in un’unica soluzione avvenga al più presto. Aspettavamo la trasformazione dei contratti il primo gennaio 2025, chiediamo all’amministrazione che si faccia nella prima data possibile, anticipando entro marzo il full time di tutti i dipendenti perché riteniamo che ogni giorno in più è un danno per i lavoratori e per l’erogazione dei servizi del Comune”.
A dichiararlo è il segretario generale della Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso, che interviene sul passaggio a full time dei quasi 1.400 dipendenti, di cui 1.114 in categoria ex B e 272 in categoria ex A, ricordando le tante manifestazioni fatte da almeno due anni per chiedere all’amministrazione comunale la stabilizzazione contestuale a tempo pieno di tutti i lavoratori ancora a 30 ore, rispetto al cronoprogramma che scadeva nel 2027.
“Il fatto che la partita finalmente si sia sbloccata è un risultato delle lotte che facciamo da tempo. Abbiamo sempre dimostrato che il Comune era nelle condizioni e aveva le risorse per fare questo sforzo in più, per stabilizzare tutti subito – aggiunge Gattuso – E se l’amministrazione opera in tal senso, ha il merito di avere ascoltato quanto il sindacato rivendica da tempo. Apprendiamo con soddisfazione che sia cambiato il vento da questo punto di vista, e che alcune sigle abbiano condiviso la nostra richiesta. I lavoratori del Comune di Palermo sono i più poveri d’Italia. Non è più sostenibile che ci siano lavoratori paralizzati e servizi che il Comune eroga fermi”.
Inoltre chiudendo la vertenza sul full time, finalmente, puntualizza la Fp Cgil Palermo, si può procedere con un nuovo piano triennale delle assunzioni che preveda di riservare all’ interno il 50 per cento dei posti attraverso le progressioni verticali ordinarie, aperte a tutto il personale che già da anni svolge mansioni superiori “a fronte del dissesto funzionale cui grava l’ente Comune di Palermo.