Palermo 19 novembre 2024 – Caterina Altamore, 51 anni, già docente all’Ic Pestalozzi Cavour, da due anni insegnante per la scuola in ospedale Ismett-Civico, componente dell’assemblea nazionale Cgil, è la nuova responsabile del Coordinamento donne della Cgil Palermo.
“Ho accettato di impegnarmi con piacere in questo incarico e ringrazio la Cgil per la fiducia e la coordinatrice uscente Enza Pisa per il grande lavoro solto – dice Caterina Altamore, che fa parte anche dell’assemblea della Flc Cgil Palermo e Flc Cgil Sicilia – Negli ultimi decenni, significativi passi avanti sono stati compiuti nella lotta per il raggiungimento della parità e contro la discriminazione di genere ma molto deve essere ancora fatto. Inaccettabile il gap salariale di genere, la violenza economica che impatta prevalentemente sulle donne, il persistente divario nei luoghi delle decisioni politiche e nei ruoli dirigenziali, l’assenza di servizi adeguati alla persona che impediscono a molte donne la partecipazione alla vita economica e sociale del Paese. “Imprescindibile – rimarca Caterina Altamore – la necessità assoluta di eliminare i femminicidi e di ripudiare la violenza di genere, piaghe che feriscono anche la nostra comunità locale. La battaglia si può vincere ma non la possiamo fare solo noi donne, deve essere fatta insieme”.
Caterina Altamore è referente regionale per la Scuola in Ospedale, un servizio garantito dal Ministero dell’Istruzione che assicura la continuità scolastica ai bambini e alle bambine in situazione di ricovero, attraverso percorsi personalizzati sviluppati anche in collaborazione con le scuole di appartenenza.
La prima iniziativa del coordinamento, oltre alla partecipazione alla giornata del 25 novembre contro la violenza sulle donne, è in preparazione, per il 5 dicembre. ”Faremo un presidio contro l’autonomia differenziata, una legge pesante soprattutto per le donne – aggiunge Caterina Altamore – Ci saranno meno servizi per l’infanzia, la scuola avrà un duro colpo e anche le donne saranno penalizzate. Una donna che non ha servizi a scuola né asili nido sarà una mamma limitata perchè non può andare a lavorare. Non faremo solo denuncia, anche proposte per chiedere alla politica di investire nei servizi per le donne e controllare che i finanziamenti esistenti non vengano spesi male e diventino fondi persi. Insomma faremo scruscio”.
Il coordinamento donne ripartirà con una riunione aperta a tutte le rappresentanti della Cgil e dei luoghi di lavoro. “E’ importante – continua la nuova responsabile del coordinamento donne – ripartire con la condivisione di un programma, per poi coinvolgere le associazioni e farci carico di iniziative locali ma anche di temi generali, come il patriarcato, rilanciato con le affermazioni del ministro Valditara (“il patriarcato non esiste”). Partire dall’aspetto sociale da modificare, su temi grandi e piccoli, ascoltare quello che emerge da ogni posto di lavoro, farsi carico dei servizi che mancano o del tempo pieno che non esiste, e chiedere alla politica di cambiare le cose”.