Palermo 29 luglio 2024 – E’ scaduta l’integrazione oraria a 35 ore dei vigili urbani part- time. Da oggi sono tornati a fare 30 ore settimanali. Dal 1° luglio sarebbero dovuti passare anche loro a 36 ore secondo la tabella di marcia del Comune sulle stabilizzazioni del personale.
“E’ invece non è avvenuto – denuncia la Fp Cgil Palermo – Da oggi, con la scadenza del progetto delle 35 ore che utilizzava risorse del ministero dell’Interno, per il potenziamento delle funzioni di sicurezza, sono tornati di nuovo a tempo parziale, tutto quello che comporta”.
La Fp Cgil Palermo torna a contestare le modalità con le quali il Comune sta affrontando le stabilizzazioni del personale.
“Non rispettano nemmeno gli impegni presi da loro stessi sulle stabilizzazioni – dice Saverio Cipriano, responsabile enti locali per la Fp Cgil Palermo – Un primo passaggio del personale a 36 ore è avvenuto a inizio d’anno. Adesso c’era il secondo step: dal primo luglio dovevano passare a 36 ore i lavoratori in categoria C, in tutto 355 dipendenti, metà dei quali sono gli agenti di polizia municipale impegnati nel progetto delle 35 ore. Ora si ritrovano senza né l’uno né l’altro, perché l’avanzamento promesso dal Comune intanto non è avvenuto. Declassati, mortificati nella loro professionalità”.
La Fp Cgil torna così a chiedere con forza l’assunzione di tutto il personale a 36 ore. “Noi abbiamo da sempre contestato la stabilizzazione per piccoli passi, chiediamo che da subito tutto il personale in part-time passi a 36 ore perché le risorse ci sono e sono previste per questo – tuono la Fp Cgil – Basta con la presa in giro dei lavoratori, completino il piano di assunzioni. Mantengono circa 2.200 persone a 30 ore così possono recuperare risorse per coprire i buchi di bilancio e le voragini delle partecipate, come la Rap. La smettano con questo insopportabile ricatto, giocato sulla pelle dei lavoratori. E si utilizzi lo 0,55 del salario per fare le progressioni in deroga.
“Questa – aggiunge Saverio Cipriano – è sempre l’amministrazione che, in una situazione così drammatica, a gennaio si è raddoppiato lo stipendio utilizzando 3 milioni di euro che potevano essere usate per il personale, quando altre amministrazioni, come di recente Bagheria, hanno rinunciato a questo raddoppio”.