La lunga ed estenuante trattativa no stop, durata oltre 17 ore nelle giornate del 26 e 27 marzo, si è conclusa con un nulla di fatto. Da qui la necessità della mobilitazione.
“Non molliamo, il contratto ci spetta. I lavoratori si fermeranno a seguito della rottura delle trattative con Federdistribuzione. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta – dichiarano i segretari generali di Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello, Fisascat Cisl Palermo Trapani Stefano Spitalieri e Uiltucs Sicilia Ida Saja – sul rinnovo di un contratto che le lavoratrici e i lavoratori della distribuzione moderna organizzata aspettano da troppo tempo”.
L’associazione datoriale ha “presuntuosamente ribadito le proprie istanze volte a peggiorare la classificazione del personale”, ha avanzato una richiesta di deroga alla legge sui tempi determinati e nessuna risposta è stata data su franchising e appalti.
Da qui inevitabile la rottura. “Lo schema negoziale che propone la distribuzione moderna organizzata, ancora una volta – aggiungono i segretari territoriali di Filcams, Fisascat e Uiltucs – mortifica il rinnovo del contratto nazionale, di fatto aumentando la precarietà, umiliando la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori e non volendo riconoscere il legittimo e dignitoso aumento salariale, in una fase storica del nostro Paese che ha visto falcidiare i bilanci delle famiglie per la perdita del potere d’acquisto causata dall’inflazione e in generale dal caro vita”.
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