Palermo 5 marzo 2024 – Si è svolto oggi l’atteso incontro al Comune sul personale comunale, in stato di agitazione dal mese scorso.
La Fp Cgil, che ha incontrato il sindaco, il direttore generale, il direttore generale vicario, l’assessore al Personale e la dirigente delle Risorse umane, esprime “insoddisfazione” per le risposte ricevute rispetto alle rivendicazioni del sindacato contenute nella piattaforma per il personale, carenti anche sul piano delle risorse assegnate.
Le uniche note della trattativa in corso che la Fp Cgil giudica positive: l’aver accolto l’aumento a 7 euro del buono pasto, l’apertura a una discussione sulla regolamentazione del lavoro a distanza e per l’adeguamento in categoria D di educatrici e insegnanti.
“Per tutto il resto, siamo ancora in alto mare – dichiara la Fp Cgil Palermo con i suoi rappresentanti territoriali Saverio Cipriano, Luigi D’Antona e Marina Pagano e i componenti Rsu Luciano Ficile, Emanuele Muratore, Antonella Minasola, Marco Leo, Michele Manca, Gianfabio Monacó, Antonio Di Carlo – Non abbiamo ricevuto nessuna risposta sull’incremento orario per le categorie A e B, tranne la promessa di anticipare il full time di sei mesi, ovvero 2 ore nel 2025 e 4 ore nel giugno 2026. Nessuna risposta sulla ricostituzione del profilo di coordinatore assistente sociale, nessuna risposta di adeguamento a 30 ore per i restanti Lsu, nessuna progressione verticale ordinaria”.
Per tali motivi, pur avendo avuto delle rassicurazioni da parte del sindaco su un confronto continuo, la Fp Cgil si dichiara “insoddisfatta di un piano che non accoglie i punti principali della piattaforma rivendicativa”. E invita tutti i dipendenti a partecipare all’assemblea sindacale già indetta per giovedì 7 marzo, alle ore 10, presso il salone della Cgil regionale, in via Ercole Bernabei, 22.
La Fp Cgil, che ha incontrato il sindaco, il direttore generale, il direttore generale vicario, l’assessore al Personale e la dirigente delle Risorse umane, esprime “insoddisfazione” per le risposte ricevute rispetto alle rivendicazioni del sindacato contenute nella piattaforma per il personale, carenti anche sul piano delle risorse assegnate.
Le uniche note della trattativa in corso che la Fp Cgil giudica positive: l’aver accolto l’aumento a 7 euro del buono pasto, l’apertura a una discussione sulla regolamentazione del lavoro a distanza e per l’adeguamento in categoria D di educatrici e insegnanti.
“Per tutto il resto, siamo ancora in alto mare – dichiara la Fp Cgil Palermo con i suoi rappresentanti territoriali Saverio Cipriano, Luigi D’Antona e Marina Pagano e i componenti Rsu Luciano Ficile, Emanuele Muratore, Antonella Minasola, Marco Leo, Michele Manca, Gianfabio Monacó, Antonio Di Carlo – Non abbiamo ricevuto nessuna risposta sull’incremento orario per le categorie A e B, tranne la promessa di anticipare il full time di sei mesi, ovvero 2 ore nel 2025 e 4 ore nel giugno 2026. Nessuna risposta sulla ricostituzione del profilo di coordinatore assistente sociale, nessuna risposta di adeguamento a 30 ore per i restanti Lsu, nessuna progressione verticale ordinaria”.
Per tali motivi, pur avendo avuto delle rassicurazioni da parte del sindaco su un confronto continuo, la Fp Cgil si dichiara “insoddisfatta di un piano che non accoglie i punti principali della piattaforma rivendicativa”. E invita tutti i dipendenti a partecipare all’assemblea sindacale già indetta per giovedì 7 marzo, alle ore 10, presso il salone della Cgil regionale, in via Ercole Bernabei, 22.