Palermo 13 febbraio 2024 – Enza Pisa, 52 anni di Valledolmo, è stata eletta segreteria generale della Flai Cgil Palermo. Prende il posto del segretario Dario Fazzese, diventato componente della segreteria della Cgil Palermo.
Eletta oggi dall’assemblea generale della categoria, alla presenza del segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, del segretario generale Flai Cgil Sicilia Tonino Russo e della segretaria nazionale Flai Silvia Guaraldi, Enza Pisa è la prima donna alla guida di quella che fu la Federterra, poi Federbraccianti e poi Flai Cgil.
Da sempre impegnata nella Cgil con vari ruoli, negli ultimi anni ha ricoperto sia il ruolo di componente di segreteria della Flai di Palermo, che quello di responsabile del dipartimento politiche di genere e del coordinamento donne.
Laureata in scienze politiche, si è occupata di progettazione europea, di programmazione partecipata, di progetti per i minori a rischio di criminalità e, prima di essere distaccata in Cgil, è stata responsabile del controllo di gestione per la Supercoop Sicilia, poi Ipersicilia.
“Sono orgogliosa e grata di essere stata proposta alla guida della Flai Cgil, categoria della Cgil che organizza e rappresenta le lavoratrici e i lavoratori agricoli, forestali, dell’industria e dell’artigianato alimentare, dei consorzi di bonifica, della pesca, dell’Esa, dell’Università – ha dichiarato Enza Pisa – Raccolgo la sfida consapevole delle difficoltà che vive il settore e chi vi lavora. Vengo da una famiglia di braccianti e contadini, conosco le fatiche e le difficoltà legate all’agricoltura. Ma riconosco, altresì, le tante potenzialità inespresse e non valorizzate. E’ un momento estremamente difficile e complicato, dove crescono le povertà e arretrano i salari e il potere di acquisto delle operaie e degli operai agricoli e dell’agroindustria. Compito del sindacato sarà quello di proseguire nella stagione di vertenzialità in atto e stare accanto ai lavoratori per il raggiungimento pieno dei diritti. Se purtroppo è sempre più vero che è povero anche chi lavora, il sottosalario che caratterizza il settore espone gli operai agricoli a maggiore fragilità e privazioni”.