Palermo 8 gennaio 2024 – Si è svolto oggi l’incontro sulla Sispi tra i sindacati dei metalmeccanici di Fiom Fim e l’assessore all’Innovazione digitale Antonella Tirrito. I sindacato avevano proclamato per oggi una giornata di sciopero, sospesa perché era nel frattempo giunta la convocazione da parte dell’assessore, che ha la delega ai rapporti con Sispi. Un’altra ragione per cui la giornata di protesta è stata annullata, oltre al tavolo previsto per oggi, la concessione di fringe benefit ai lavoratori di mille euro a testa decisa dall’azienda alla vigilia di Capodanno.
“Abbiamo ribadito tutte le nostre rivendicazioni, a partire dal primo punto, che sono le assunzioni. C’è la grande necessità – dichiarano per la Fiom Cgil Palermo il segretario generale Francesco Foti e Antonio Flaccomio, rsu di Sispi, e per la Fim Cisl Palermo Trapani il segretario generale Antonio Nobile, con le rsu Giuseppe Di Giorgi e Giuseppe Militello – di inserire personale giovane nell’azienda, per incrementare gli organici, ridotti ai minimi termini, con eccessivo carico di lavoro e lavoratori dall’età media alta. Questa delle assunzioni è una richiesta che portiamo avanti da anni, con la vecchia e con la nuova amministrazione, un tema su quale siamo stati costretti a scioperare”.
L’altro punto all’ordine del giorno era il contratto integrativo: nei giorni scorsi l’assemblea dei lavoratori della società in house del Comune, il cui contratto di servizio in fase di rinnovo, si era espressa contro i tagli annunciati alla contrattazione di secondo livello nelle società partecipate a partire dal 2024.
“Non accetteremo decurtazioni del salario accessorio – aggiungono Foti e Flaccomio per Fiom e Nobile, Di Giorgi e Militello per Fim – La Sispi è una partecipata del Comune in attivo, che produce e fattura milioni di euro l’anno e non possiamo di conseguenza accettare che un’azienda virtuosa, che si è contraddistinta nel campo della fornitura di tecnologia informatica e utilizzo di app innovative, e lavoratori di tali competenze, possano perdere il salario accessorio con tagli che andranno dal 5 al 30 per cento”.
La riunione odierna è stata propedeutica alla definizione di un percorso. “L’assessore ha chiesto 10 giorni di tempo per rispondere alle nostre rivendicazioni – aggiungono Fiom e Fim – Se non arriveranno risposte positive ai temi messi sul tappeto, apriremo le procedure di raffreddamento confermando di conseguenza così lo sciopero”.