Palermo 14 dicembre 2023 – La Fillea Cgil Palermo esprime apprezzamento per l’operazione eseguita dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro, in sinergia con l’Arma territoriale e gli ispettori Inl, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento i livelli di sicurezza adottati in 18 imprese, principalmente del settore edile principalmente, portando allo scoperto violazioni per e omissioni per quasi 600 mila euro.
“Mentre a Palermo abbiamo assistito in questi mesi a un’impennata di morti sul lavoro nei cantieri edili, il dato di quasi il 50 per cento di lavoratori trovati in nero in queste 18 imprese è la prova che su salute, sicurezza e lavoro irregolare il settore delle costruzione resta quello dove si registrano le maggiori irregolarità – dichiara il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Nonostante l’introduzione del Durc di congruità (documento unico di regolarità contributiva), che ha fatto emergere tantissimo lavoro irregolare, nei cantieri edili le imprese continuano indenni a utilizzare lavoratori in nero e a non rispettare le leggi”.
“Rispetto a quest’ultima operazione, immaginiamoci quale sarebbe il risultato se si mettesse a regime una task force con un numero congruo di ispettori come chiediamo da tantissimo tempo. La Fillea – aggiunge Ceraulo – continuerà la sua attività di monitoraggio e di denuncia nei cantieri per segnalare le inadempienze sia contrattuali sia in materia di salute e sicurezza. Guardiamo inoltre con favore all’invio di altri 100 ispettori Inl in Sicilia a partire da gennaio. L’unico modo per arrestare l’emergenza di morti e infortuni è passare al setaccio tutti i cantieri e sanzionare le imprese che non utilizzano l’opportuna segnaletica, che non distribuiscono i dispositivi di sicurezza individuali agli operai, che saltano i passaggi della formazione specifica die lavoratori”.
La Fillea ribadisce la richiesta del tavolo sulla sicurezza in Prefettura. “Torniamo a chiedere al nuovo prefetto – aggiunge Ceraulo – come abbiamo già fatto unitariamente il 13 novembre al corteo per le morti bianche nei cantieri edili, la ricostituzione del tavolo permanente su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con la partecipazione di tutti i soggetti preposti alla tutela e salute e sicurezza nonché delle organizzazioni sindacali degli edili e degli enti bilaterali di settore”.