Palermo 23 novembre 2023 – Le conseguenze del dimensionament scolastico, che a Palermo coinvolgerà 17 scuole, saranno pesanti. Oltre alla soppressione delle autonomie delle scuole, la riorganizzazione avrà effetti immediati non solo per dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi ma anche, calcola la Flc Cgil Palermo, colpirà gli assistenti amministrativi e i collaboratori scolastici, che in alcuni casi dovranno cambiare sede di lavoro.
La Flc Cgil, che da tempo esprime contrarietà alla proposta approvata pochi giorni fa in conferenza provinciale è in attesa di un incontro con l’assessore all’Istruzione Mimmo Turano.
Per discutere della portata del provvedimento, e in vista dell’approvazione definitiva del decreto dell’assessorato che determinerà il dimensionamento della rete scolastica siciliana e palermitana, il sindacato della scuola della Cgil ha convocato due assemblee pomeridiane in modalità mista (di presenza e telematica con link dedicati).
La prima si terrà il 27 novembre dalle 16 alle 19, presso la sede della Cgil regionale di via Bernabei 22, organizzata dalla Flc Cgil Sicilia, rivolta ai dirigenti scolastici. Mentre il 28 novembre, convocata dalla Flc Cgil di Palermo, ci sarà l’assemblea di tutto il personale dalle
16 alle 19 presso il saloncino Bosco della Cgil di Palermo, in via Meli 5.
“Non escludiamo colpi di scena e modifiche da parte dell’assessorato – afferma il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – L’unica certezza al momento è il taglio di 92 autonomie scolastiche siciliane, di cui almeno 17 a Palermo e provincia, per mere ragioni di risparmio, così come prescrive con freddi numeri e tabelle il noto decreto interministeriale, con gli schemi di relazione annessi”.
Purtroppo al momento non hanno prodotto risultati i ricorsi presentati dalla Flc Cgil in alcune regioni: è stata dichiarata, infatti, “illegittima” solo la parte della legge di bilancio relativa alla mancanza di parere della Conferenza unificata Stato-Regioni.
“È importante discutere su cosa avverrà – aggiunge Cirino – Il punto di riferimento rimane sempre il decreto interministeriale per la determinazione degli organici. Pertanto, per fare qualche esempio, se vengono accorpate due scuole con 600 alunni ciascuna, la nuova scuola di 1200 alunni, tabelle alla mano, avrà a disposizione non più 8 unità di assistenti amministrativi ma 7, come si può desumere dalla tabella 2 allegata al DL sugli organici Ata per il profilo assistente amministrativo”.
Identico ragionamento vale per i collaboratori scolastici: se si accorpamo due istituti con 500 alunni ciascuno, il nuovo istituto, invece di avere a disposizione 12 collaboratori (in una scuola di 500 alunni tale profilo ha diritto a 6 unità) ne avrà a disposizione 11. La Flc esprime anche il timore che, nella formazione delle classi derivanti dal numero di alunni complessivi “non si corra pure il rischio di perderne qualcuna”.
La Flc Cgil, che da tempo esprime contrarietà alla proposta approvata pochi giorni fa in conferenza provinciale è in attesa di un incontro con l’assessore all’Istruzione Mimmo Turano.
Per discutere della portata del provvedimento, e in vista dell’approvazione definitiva del decreto dell’assessorato che determinerà il dimensionamento della rete scolastica siciliana e palermitana, il sindacato della scuola della Cgil ha convocato due assemblee pomeridiane in modalità mista (di presenza e telematica con link dedicati).
La prima si terrà il 27 novembre dalle 16 alle 19, presso la sede della Cgil regionale di via Bernabei 22, organizzata dalla Flc Cgil Sicilia, rivolta ai dirigenti scolastici. Mentre il 28 novembre, convocata dalla Flc Cgil di Palermo, ci sarà l’assemblea di tutto il personale dalle
16 alle 19 presso il saloncino Bosco della Cgil di Palermo, in via Meli 5.
“Non escludiamo colpi di scena e modifiche da parte dell’assessorato – afferma il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – L’unica certezza al momento è il taglio di 92 autonomie scolastiche siciliane, di cui almeno 17 a Palermo e provincia, per mere ragioni di risparmio, così come prescrive con freddi numeri e tabelle il noto decreto interministeriale, con gli schemi di relazione annessi”.
Purtroppo al momento non hanno prodotto risultati i ricorsi presentati dalla Flc Cgil in alcune regioni: è stata dichiarata, infatti, “illegittima” solo la parte della legge di bilancio relativa alla mancanza di parere della Conferenza unificata Stato-Regioni.
“È importante discutere su cosa avverrà – aggiunge Cirino – Il punto di riferimento rimane sempre il decreto interministeriale per la determinazione degli organici. Pertanto, per fare qualche esempio, se vengono accorpate due scuole con 600 alunni ciascuna, la nuova scuola di 1200 alunni, tabelle alla mano, avrà a disposizione non più 8 unità di assistenti amministrativi ma 7, come si può desumere dalla tabella 2 allegata al DL sugli organici Ata per il profilo assistente amministrativo”.
Identico ragionamento vale per i collaboratori scolastici: se si accorpamo due istituti con 500 alunni ciascuno, il nuovo istituto, invece di avere a disposizione 12 collaboratori (in una scuola di 500 alunni tale profilo ha diritto a 6 unità) ne avrà a disposizione 11. La Flc esprime anche il timore che, nella formazione delle classi derivanti dal numero di alunni complessivi “non si corra pure il rischio di perderne qualcuna”.