Palermo 12 maggio 2023 – Continua il pressing delle associazioni per chiedere al Comune il superamento dei ritardi per il rilascio della residenza anagrafica ai cittadini migranti che attendono, anche da uno a due anni, di essere registrati. Le organizzazioni del territorio si sono riunite nel gruppo “diritto alla residenza”.
Dopo l’ultimo tavolo di confronto del 12 aprile sui disservizi dell’ufficio Anagrafe, il 10 maggio si è svolto un nuovo incontro.
“L’amministrazione a seguito delle nostre denunce pubbliche e delle manifestazioni organizzate, come quella del 14 marzo scorso, ha preso coscienza dei problemi e ha piena consapevolezza che la situazione è emergenziale, come si evince dal numero enorme di arretrati e di pratiche non lavorate – affermano le associazioni del gruppo “diritto alla residenza” che stanno seguendo la vertenza per la residenza anagrafica – Rileviamo che ancora, dopo due incontri, non è stato presentato il piano straordinario che avevamo chiesto per affrontare sistematicamente l’emergenza ma comunque si sono fatti dei passi avanti, in relazione all’espletamento delle pratiche dei cittadini ospitati nei centri di accoglienza (Sai) e ai tempi di evasione per le pratiche di cambio domicilio”.
Secondo i dati presentati ai precedenti incontri, rimangono tra il 2022 e il 2023 ancora 1.208 pratiche inevase, che riguardano cittadini stranieri “invisibili”, senza residenza anagrafica.
“Il 10 maggio non ci sono stati forniti nuovi numeri sullo stato delle pratiche arretrate ma l’amministrazione si è impegnata a inviarci al più presto il report aggiornato – prosegue il gruppo “diritto alla residenza” – Al contempo, una risorsa dovrebbe essere impiegata per espletare le pratiche per la richiesta della residenza virtuale delle persone fragili in povertà socio sanitaria, che rientrano nella cosiddetta marginalità adulta”.
“È stato annunciato il proposito di formare come ufficiali di anagrafe altri 8 lavoratori, attualmente impegnati presso il segretariato sociale delle diverse circoscrizioni – aggiungono i rappresentanti del gruppo – L’amministrazione comunale sostiene infatti che, malgrado in organigramma figurino 140 lavoratori all’interno di questo settore, solo una quarantina sono adibiti all’ufficio anagrafe, pertanto è necessario formare altro personale”.
Un altro impegno preso dall’amministrazione comunale è quello di attivare, nelle prossime settimane, presso palazzo Barone, uno sportello decentrato che si occuperà di tutte le tipologie di iscrizione anagrafica.
“La normalizzazione del servizio, se avverrà, come auspichiamo, potrà andare a regime solo tra alcuni mesi, secondo l’amministrazione – sottolinea la nota del gruppo diritto alla residenza – Resteremo vigili e attenti nel registrare tutti i passi che saranno fatti per la risoluzione dei problemi. Diversamente, non ci resterà che riattivare la lotta attraverso il contenzioso sindacale e legale. I delegati delle organizzazioni hanno altresì chiesto di estendere la possibilità di prenotarsi online a tutti i cittadini che necessitano di effettuare la prima iscrizione anagrafica”.
Ricordiamo che l’ufficio legale della Cgil ha già vinto più di 70 cause contro il Comune per la richiesta di iscrizione anagrafica negata ai cittadini.
Cgil Palermo, Arci Palermo, Centro diaconale la Noce -Istituto Valdese, Associazione Gambiana in Palermo, STRAVOX , Associazione Ambulanti Palermo, Giocherenda, Fondazione Don Calabria, Federcolf, Apicolf, Apriti Cuore onlus, Avvocato di Strada Palermo, Associazione Senegalese della Sicilia Occidentale, Associazione Martin Luther Foundation, Sindacato Lavoratori immigrati provincia di Palermo SINALP, CUB Immigrazione, Moltivolti, Cgil Palermo –Dipartimento Migranti