Palermo 15 dicembre 2022 – La mala gestione della sanità, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, un piano per le assunzioni nel comparto pubblico e l’eliminazione di tutte le forme di lavoro precario sono i temi al centro del XII congresso della Fp Cgil Palermo che si apre domani alle ore 14,30 all’hotel Magaggiari di Cinisi e si conclude sabato alle 18 con l’elezione del segretario generale. Partecipa ai lavori il segretario nazionale Fabrizio Rossetti, che terrà l’intervento conclusivo.
Domani, dopo la relazione del segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, e i saluti del sindaco, si terrà a partire dalle 17,30 la tavola rotonda “Palermo solidale: io sono persona” sui temi del diritto alla mobilità, il dovere dell’accoglienza e la promozione dell’integrazione. Presiede Nicoletta Grieco, responsabile dipartimento internazionale Fp Cgil, Partecipano, Gaetano Agliozzo, segretario generale Fp Cgil Sicilia, don Sergio Ciresi, vice direttore Caritas, il deputato Pd all’Ars Antonello Cracolici, il responsabile migrazione Arci Sicilia Fausto Melluso, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e l’assessora Antonella Tirrito.
L’altro tema caldo del congresso è il diritto alla salute, ormai a Palermo diventato, come dice il segretario Giovanni Cammuca, “universalmente diseguale”. “Il vero problema è che l’aziendalizzazione dei servizi per la salute ha spostato l’asse primario dalla tutela delle persone all’interesse per il profitto – spiega Cammuca – Il diritto alla salute è legato più alle risorse che le famiglie dispongono per garantirsi un diritto che dovrebbe essere costituzionalmente garantito ma che purtroppo è diventato finanziariamente condizionato”.
Tra i casi di mala gestione della sanità, il segretario generale Cammuca punta soprattutto il dito sulla prevenzione e sulla riabilitazione, “ormai del tutto scomparse dal pubblico”.
“L’ultimo pezzettino di riabilitazione pubblica esistente a Palermo, presso l’AOR Villa Sofia Cervello è in via di dismissione – segnala Cammuca- Dal 1° gennaio scadranno i contratti a termine degli ultimi due fisioterapisti che oggi fanno terapia riabilitativa nei reparti di degenza Covid del presidio Cervello. Se i loro contratti non dovessero venire rinnovati né stabilizzati, c’è il concreto rischio dell’interruzione delle attività, per mancanza di risorse”.
Nel gennaio 2020 la dotazione organica della Riabilitazione funzionale dell’AOR Villa Sofia Cervello contava 32 unità. “Il 5 maggio 2020 – fa la cronistoria Cammuca – veniva interrotta la degenza nei 12 posti di riabilitazione sub-intensiva, unici esistenti sul territorio, e da allora mai più attivati. Nel novembre 2021 venivano cancellati dalla dotazione organica 12 posti di cps fisioterapista”.
“Il risultato è, a parte non poter far fronte alle richieste riabilitative, la cancellazione di importanti servizi riabilitativi. Quelli per linfedema post chirurgia mammaria, rieducazione vescico-sfinterica e colon proctologica verranno letteralmente cancellati dal nostro territorio – aggiunge il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca – perché non ci risulta che siano prestazioni rese dal privato convenzionato, sicuramente dal privato a pagamento. Per non parlare delle tute robottizate che il Bonino Pulejo ha portato in dote all’ASP di Palermo e che ci risulta essere finite in disuso in un magazzino”.