Palermo 1 dicembre 2022 – Mobilitazione anche a Palermo per i lavoratori di questure e prefetture che hanno il contratto in scadenza il 31 dicembre 2022. Si tratta a Palermo di lavoratori e lavoratrici interinali in somministrazione con due agenzie del lavoro, la Manpower per le Prefetture e la Gi Group per la Questura. A livello nazionale sono 1.150 i lavoratori coinvolti e a Palermo quasi una decina, sempre tra Prefettura e Questura, assunti tra aprile e giugno 2021 e di supporto agli uffici immigrazione.
Lo stato di agitazione è partito a livello nazionale già il 18 novembre. Cgil, Cisl e Uil con le categorie di riferimento, Nidil, Felsa e Uiltemp, hanno avuto diversi incontri sia a livello territoriale che nazionale. Ma dal ministero dell’Interno, soprattutto nell’ultimo incontro del 24 novembre, non è arrivata nessuna rassicurazione in merito.
“Siamo preoccupati, è una situazione abbastanza paradossale – dice Luca Madonia, Rsa Nidil della Questura di Palermo – perché abbiamo apportato il nostro contributo, ritenuto fondamentale dai dirigenti, nell’espletamento delle funzioni in un ambito sensibile e significativo, che si occupa delle diverse tipologie di protezione internazionale e di tutte quelle pratiche che permettono la regolare permanenza dei cittadini stranieri sul territorio nazionale. Il nostro apporto professionale è stato propedeutico alla corretta gestione del servizio, anche per il fatto non trascurabile del personale sotto organico, alla dipendenza della pubblica amministrazione, per questo settore”.
I lavoratori sono subentrati in uffici svuotati da una grave carenza di organici, offrendo un supporto indispensabile alle forze dell’ordine, che sono stati sgravati da un compito oneroso così da poter essere impiegati in altri ruoli di ordine pubblico.
“Quello che chiediamo per questo lavoratori- dichiara Francesco Brugnone, segretario Nidil Cgil Palermo – è la continuità occupazionale e la stabilità del lavoro, riconoscendo il profondo aiuto da loro dato nei svariati mesi di lavoro effettuato, cosa ammessa anche dallo stesso ministero dell’Interno, che ha definito il loro lavoro fondamentale per portare avanti le pratiche di tutti gli immigrati in ingresso nel territorio nazionale e nella fattispecie in quello siciliano e palermitano. Facciamo un appello al questore di Palermo Leopoldo Laricchia e al nuovo prefetto Maria Teresa Cucinotta, affinché questa importante vertenza non cada nel dimenticatoio e sia riconosciuto e dato ai lavoratori da noi rappresentati la possibilità di proseguire la propria attività lavorativa”.
La prossima settimana saranno convocate 4 ore di assemblea. È stato indetto lo sciopero a livello nazionale per il 21 dicembre 2022 se non vi saranno sviluppi positivi per la vertenza.
Lo stato di agitazione è partito a livello nazionale già il 18 novembre. Cgil, Cisl e Uil con le categorie di riferimento, Nidil, Felsa e Uiltemp, hanno avuto diversi incontri sia a livello territoriale che nazionale. Ma dal ministero dell’Interno, soprattutto nell’ultimo incontro del 24 novembre, non è arrivata nessuna rassicurazione in merito.
“Siamo preoccupati, è una situazione abbastanza paradossale – dice Luca Madonia, Rsa Nidil della Questura di Palermo – perché abbiamo apportato il nostro contributo, ritenuto fondamentale dai dirigenti, nell’espletamento delle funzioni in un ambito sensibile e significativo, che si occupa delle diverse tipologie di protezione internazionale e di tutte quelle pratiche che permettono la regolare permanenza dei cittadini stranieri sul territorio nazionale. Il nostro apporto professionale è stato propedeutico alla corretta gestione del servizio, anche per il fatto non trascurabile del personale sotto organico, alla dipendenza della pubblica amministrazione, per questo settore”.
I lavoratori sono subentrati in uffici svuotati da una grave carenza di organici, offrendo un supporto indispensabile alle forze dell’ordine, che sono stati sgravati da un compito oneroso così da poter essere impiegati in altri ruoli di ordine pubblico.
“Quello che chiediamo per questo lavoratori- dichiara Francesco Brugnone, segretario Nidil Cgil Palermo – è la continuità occupazionale e la stabilità del lavoro, riconoscendo il profondo aiuto da loro dato nei svariati mesi di lavoro effettuato, cosa ammessa anche dallo stesso ministero dell’Interno, che ha definito il loro lavoro fondamentale per portare avanti le pratiche di tutti gli immigrati in ingresso nel territorio nazionale e nella fattispecie in quello siciliano e palermitano. Facciamo un appello al questore di Palermo Leopoldo Laricchia e al nuovo prefetto Maria Teresa Cucinotta, affinché questa importante vertenza non cada nel dimenticatoio e sia riconosciuto e dato ai lavoratori da noi rappresentati la possibilità di proseguire la propria attività lavorativa”.
La prossima settimana saranno convocate 4 ore di assemblea. È stato indetto lo sciopero a livello nazionale per il 21 dicembre 2022 se non vi saranno sviluppi positivi per la vertenza.