Palermo 19 ottobre 2022 – Trenta milioni che rischiano di andare in fumo per le scuole: protestano la Fillea Cgil Palermo e la Flc Cgil Palermo che, per l’utilizzo delle risorse per la realizzazione di strade e scuole hanno indetto diverse mobilitazioni nei mesi e negli anni scorsi.
A rischiare di non potersi trasformare in opere, perché i termini scadono tra due mesi, a fine dicembre, e le gare non sono state ancora bandite, sono i fondi destinati dal Patto per il Sud a due grandi poli didattici per Palermo, uno da realizzarsi nell’area sud, nel territorio di Brancaccio, seconda circoscrizione, con tre sezioni di scuola dell’infanzia, dieci classi di scuola elementare e quindici classi di scuola media e uno per l’area nord, tra viale Venere e via Marinai Alliata, con quattro sezioni di scuola dell’infanzia, dieci classi di scuola elementare e quindici classi di scuola media.
“Dal 2016 a oggi la città di Palermo avrebbe potuto utilizzare queste risorse, che non sono le uniche transitate al Sud. Denunciamo i ritardi e il mancato utilizzo dei fondi per il patto per Palermo già da anni – dichiara il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Di fatto, soltanto una parte relativa alle linee del tram è stata utilizzata. Il solo Patto per Palermo conteneva 90 progetti di 764 milioni di euro, più l’ammodernamento della circonvallazione, le nuove linee del tram e la realizzazione dei poli didattici”.
“A questo punto – prosegue Ceraulo – poniamo la domanda: perché nessuno in questi anni ha voluto inserire queste due opere, che avevano già un finanziamento, nel piano annuale delle opere pubbliche? Sarebbe gravissimo perdere queste risorse. Se perdiamo questi finanziamenti che erano a disposizione dal 2016, per i tempi lunghi tra la realizzazione dei progetti e le gare d’appalto, cosa accadrà con i tempi dettati dal Pnrr e dall’Europa per la gestione degli interventi? Perderemo anche le risorse del Pnrr? Siamo fortemente preoccupati. A tal proposito non escludiamo una grande mobilitazione tra studenti e lavoratori per rilanciare questo allarme”.
Per il segretario della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino la costruzione di due Poli didattici innovativi avrebbero dato il segno di una città connessa al territorio, rivolta al futuro della scuola. “Normalmente mancano i soldi o la capacità progettuale. E’ allucinante – dichiara il segretario Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – che quando finalmente ci sono entrambi, per l’inerzia amministrativa della precedente o di questa amministrazione, poco importa, si debbano perdere risorse di fondamentale importanza e di conseguenza rinunciare a due poli per scuole elementari medie e dell’infanzia che avrebbero consentito la realizzazione di un progetto positivo per la crescita della nostra terra. Alla fine, per un ritardo dell’amministrazione, a perdere sono sempre i cittadini, gli alunni e la nostra terra”.