Palermo 21 settembre 2022 – Cessa lo stato di agitazione per i lavoratori della Schindler, che era scattato il 2 agosto con il blocco dello straordinario e della reperibilità. Ieri, è stata raggiunta un’intesa a livello nazionale tra la Fiom, le altre sigle sindacali di categoria, e l’azienda leader nella produzione, installazione e manutenzione di ascensori, assistita da Assolombarda.
L’ipotesi di accordo accoglie le richieste sulla parte economica e normativa del rinnovo del contratto integrativo aziendale. I lavoratori, con le assemblee in tutte le sedi, sono chiamati adesso ad approvare l’intesa raggiunta.
A Palermo l’assemblea territoriale si terrà domai dalle 15 alle 17 nella sede della Fiom. “I lavoratori hanno dato grande prova di compattezza, con un’adesione alla protesta iniziata ad agosto del cento per cento – dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e l’Rsu della Fiom Palermo Vincenzo Geraci – Grazie alla lotta, che ha visto uniti i lavoratori di Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, in tutto una quarantina tra operai, installatori e manutentori, insieme ai lavoratori del coordinamento nazionale, siamo riusciti a raggiungere risultati importanti sia in termini economici che normativi e soprattutto nelle relazioni sindacali. La lotta ha pagato. Domani la parola ai lavoratori, per l’illustrazione dei contenuti dell’ipotesi d’accordo. E solo dopo la consultazione con i lavoratori e il loro voto l’accordo sarà firmato definitivamente”.
Nel frattempo, le iniziative di lotta messe in campo a livello nazionale sono state sospese con effetto immediato. Nello specifico, l’intesa raggiunta prevede incrementi rispetto al servizio di reperibilità che copre le 24 ore, aumenti per i diversi livelli di raggiungimento dei target del premio di produzione, la possibilità di trasformare il PdR in welfare aziendale, con una quota aggiuntiva da parte della società. Altre novità riguardano in il buono pasto, il riconoscimento nel 2023 di un bonus carburante. Infine, sulla parte normativa, rispetto al precedente contratto integrativo, l’intesa raggiunta ieri prevede la possibilità di affrontare a livello territoriale temi relativi all’organizzazione del lavoro, ai presidi, alle turnazioni, all’orario di lavoro, ai mezzi aziendali, al servizio di 24 ore, all’inquadramento e alla formazione.
L’ipotesi di accordo accoglie le richieste sulla parte economica e normativa del rinnovo del contratto integrativo aziendale. I lavoratori, con le assemblee in tutte le sedi, sono chiamati adesso ad approvare l’intesa raggiunta.
A Palermo l’assemblea territoriale si terrà domai dalle 15 alle 17 nella sede della Fiom. “I lavoratori hanno dato grande prova di compattezza, con un’adesione alla protesta iniziata ad agosto del cento per cento – dichiarano il segretario generale Fiom Cgil Palermo Francesco Foti e l’Rsu della Fiom Palermo Vincenzo Geraci – Grazie alla lotta, che ha visto uniti i lavoratori di Palermo, Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna, in tutto una quarantina tra operai, installatori e manutentori, insieme ai lavoratori del coordinamento nazionale, siamo riusciti a raggiungere risultati importanti sia in termini economici che normativi e soprattutto nelle relazioni sindacali. La lotta ha pagato. Domani la parola ai lavoratori, per l’illustrazione dei contenuti dell’ipotesi d’accordo. E solo dopo la consultazione con i lavoratori e il loro voto l’accordo sarà firmato definitivamente”.
Nel frattempo, le iniziative di lotta messe in campo a livello nazionale sono state sospese con effetto immediato. Nello specifico, l’intesa raggiunta prevede incrementi rispetto al servizio di reperibilità che copre le 24 ore, aumenti per i diversi livelli di raggiungimento dei target del premio di produzione, la possibilità di trasformare il PdR in welfare aziendale, con una quota aggiuntiva da parte della società. Altre novità riguardano in il buono pasto, il riconoscimento nel 2023 di un bonus carburante. Infine, sulla parte normativa, rispetto al precedente contratto integrativo, l’intesa raggiunta ieri prevede la possibilità di affrontare a livello territoriale temi relativi all’organizzazione del lavoro, ai presidi, alle turnazioni, all’orario di lavoro, ai mezzi aziendali, al servizio di 24 ore, all’inquadramento e alla formazione.