Palermo 25 febbraio 2022 – Dopo l’iniziativa pubblica nell’aula consiliare di Petralia Sottana, per rivendicare che i fondi assegnati alla Sanità siciliana dal Pnrr vengano investiti per ottimizzare la sanità pubblica ospedaliera e territoriale, attualmente carente, la Cgil Palermo ha chiesto alla VI commissione dell’Ars “Servizi sociali e sanitari” di essere audita per i problemi che riguardano il distretto sanitario 35 e il presidio ospedaliero di Petralia Sottana.
L’obiettivo della Cgil è di partecipare all’audizione assieme ai sindaci dei comuni di Petralia Soprana, Petralia Sottana, Gangi, Geraci Siculo, Blufi, Castellana Sicula, Bompietro, Alimena e Polizzi Generosa, che hanno inoltrato la stessa richiesta all’Ars. “Come sindacato – dichiarano il segretario Cgil Palermo Mario Ridulfo e Lillo Spitale, per la Cgil delle Alte Madonie – chiediamo di essere ascoltati, assieme alla delegazione dei 9 sindaci, sulle difficoltà della sanità con riguardo alla Medicina del territorio del distretto socio sanitario 35 e del Presidio Ospedaliero di Petralia e in merito alle ipotesi di sviluppo dell’assistenza territoriale del sistema sanitario previste nel Pnrr e nel piano di rilancio del nosocomio delle Madonie nell’ambito della rete ospedaliera regionale”.
L’assemblea pubblica promossa il 18 febbraio scorso dai sindacati, insieme ai cittadini e alle istituzioni locali, è stata utile per fare il punto su carenze e difficoltà e per rivendicare il diritto alla salute per tutti sulle Madonie. “Sulle Madonie non sono garantite le cure e il diritto alla salute, nella colpevole disattenzione del governo regionale e questa condizione di difficoltà si somma a tutte le altre, a cominciare da quelle legate alle carenti infrastrutture – dichiarano Mario Ridulfo e Lillo Spitale – E’ quanto mai importante in questo momento una mobilitazione dal basso e una alleanza strategica tra i cittadini, le istituzioni locali e le associazioni del territorio, per garantire un controllo sociale sui progetti, sui tempi di realizzazione e sull’uso delle risorse, a cominciare da quelle previste dal Pnrr, che devono essere aggiuntive e non sostitutive di quelle previste dalle altre misure nazionali e regionali”.
L’assemblea è terminata con la costituzione del Comitato di lotta che, attraverso l’elaborazione di un progetto per le Madonie, ha stabilito di avviare subito il confronto con le istituzioni regionali (Ars e governo regionale) per chiedere il potenziamento e il rafforzamento dell’ospedale di Petralia, con la copertura della dotazione organica a tempo indeterminato e della rete di sanità territoriale.